Alessandro Bianco ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali della Fiorentina. Queste le parole del giovane centrocampista Viola:
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Il personaggio
Bianco a 360°: “Per Rocco e Barone sono un nipotino. Che emozione l’Europa!”
Il giovanissimo Viola si racconta
Il debutto in Europa è stata un'emozione anche se ero tranquillo. Non vedevo l'ora di entrare, aspettavo da tanto questo momento. Ho sentito subito il supporto di tutti e mi hanno fatto i complimenti. Come ho festeggiato? Non lo abbiamo fatto perché avevamo subito l'allenamento. Già rimanere in una rosa che fa l'Europa dà soddisfazione. Significa che la società crede in me. Poi sta a me dare sempre il massimo. Se sbagli mezzo allenamento è difficile far bene la domenica. Tifo e paura delle contestazioni? Sono uno abbastanza freddo e le pressioni non le sento granché. Ho un po' di adrenalina prima della partita. Ma il supporto dei nostri è fondamentale. Commisso e Barone? Dopo l'esordio Joe mi ha fatto i complimenti, così come il presidente. Mi trattano come un nipote e mi tengono sotto l'ala. Addio al Toro? Ero piccolo, volevo solo divertirmi. Poi con un po' di fortuna sono arrivato alla Fiorentina ed è andata bene.
Il passato nella Primavera
—Convitto nelle giovanili? Brutto perché non vedi la famiglia ma stringi i rapporti coi compagni e fai gruppo, magari a volte fai qualche 'bravata' insieme a loro. Morte di Guerini? la notizia fu uno shock e pe run paio di mesi fu un trauma. Però ci ha compattato, mai avevo visto Aquilani in una condizione così, sono notizie che non vorresti ricevere mai. Cosa avrei voluto dirgli? Io di lui ho sempre pensato che fosse un talento, e mi dispiace non averlo visto in palcoscenici importanti. Abbiamo vinto parecchio come Primavera, nonostante ci fossero selezioni più forti di noi negli anni scorsi. Facevamo un bel calcio e credevamo in quel che facevamo. Per me questo è il quinto anno, ma mi sembra di esserci da 15. Un pezzo di cuore sicuramente ce l'ho qua. Infortunio? Mi dispiaceva perché era a tre giorni dalla finale, ed era noioso.
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