L’ex attaccante Fabio Bazzani è intervenuto ai microfoni di Lady Radio. Queste le sue parole: “Fiorentina? Vedo una squadra che ha trovato una certa compattezza, ma quando le vengono tolti spazi fa fatica ad essere propositiva. Il 3-5-2 è un sistema di gioco che conosco molto bene, servono due attaccanti centrali che siano in grado di riempire l’area. Con Ribery che svaria, servirebbero mezzali con tanti gol nelle gambe, ma non mi sembra il caso di Castrovilli e soprattutto Amrabat. Prandelli stesso lo ha detto, se non porti tanti uomini in area rischi di non essere pericoloso”.
Bazzani ha poi continuato parlando di Vlahovic e altri singoli viola: “Ha margini di crescita enormi, ma ha bisogno di un compagno vicino, un secondo attaccante al suo fianco. Da solo non riesce, non gli si può chiedere di ribaltare le sorti dell’attacco viola. Guardate l’Inter: Lukaku regge l’1vs1, riempie l’area e permette a Lautaro di fare quello che dovrebbe fare Vlahovic. La squadra non è adatta al 4-2-3-1 caro a Prandelli, è fragile, ma una volta che si torna al 3-5-2 Ribery può fare solo la seconda punta e si crea questo equivoco. Borja non è un regista puro, Pulgar è più incontrista, manca anche un play che sappia mettere in moto la squadra. Prandelli è andato su quello che chiamerei il male minore, in attesa che arrivi una soluzione magari dal mercato e della maturazione delle mezzali. Caicedo si sposerebbe bene con Vlahovic, ma poi dove giocherebbe Ribery? Trequartista nel 3-4-2-1? E l’equilibrio?”.
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Finalmente una persona che, a differenza di molti giornalisti – soprattutto quelli che il lunedì danno i voti da 10 a 0 -, ha analizzato in maniera impeccabile tatticamente e tecnicamente la situazione. La Fiorentina è un equivoco tecnico-tattico, figlia di una campagna acquisti/cessioni totalmente improvvisata e caotica nelle sue risultanze. Pradè è il principale responsabile di questo contesto abborracciato, dove dipendiamo troppo da Ribery per poter cambiare davvero qualcosa in modo efficace e, al tempo stesso, non abbiamo giocatori adattabili ad altri sistemi di gioco che potrebbero essere utilizzati dal mister come base per una nuova identità. Siamo in un cul de sac, e a gennaio è fondamentale mettere ordine e metodo in questo contesto dove regna l’improvvisazione. Di sicuro è l’ultimissima chiamata per il DS.
Accanto a Lukaku faccio gol anch’io, non c’è bisogno di Vlahovic.