Edoardo Sadotti, il centrale difensivo delle giovanili della Fiorentina e della Nazionale Under 17 che contro Cipro ha sbloccato il risultato segnando di testa la sua prima rete in Azzurro, conferma le difficoltà della selezione di Bernardo Corradi nella fase élite:
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Italia U17, il viola Sadotti: “Studio Milenkovic, un onore essere tra i top”
“Una partita complicata contro l'Ucraina: sia noi che loro abbiamo l’obbligo di fare risultato e dovremo essere bravi a mantenere la freddezza, imporre il nostro gioco ed essere noi a sbloccare la partita, prima possibile. Siamo un gran gruppo, ce la possiamo fare”.
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Edoardo inizia a tirare i primi calci ad Arezzo, la città dove è nato, per approdare a 10 anni alla Fiorentina dove non ha più smesso di giocare. Tutti giorni prende il treno per raggiungere Firenze e cerca di coniugare i suoi impegni sportivi con lo studio frequentando privatamente il liceo sportivo.
E’ figlio d’arte: suo padre Mirko ha giocato in Serie A con il Milan ed il Lecce, poi una lunga militanza in serie B: “Ho preso da lui l’ispirazione, tanto da giocare nello stesso ruolo, usando lo stesso piede, il destro. Mi è sempre stato vicino, accompagnando tutto il mio percorso calcistico”.
Nazionale e idoli
—“E’ sempre una grande emozione vestire la maglia Azzurra e, tra i miei sogni c’è quello di arrivare alla Nazionale maggiore. Essere oggi tra i 20 migliori in Italia in questa categoria, è un onore ed un onere: mantenere questa posizione è arduo e bisogna lottare tutti giorni per migliorarsi”.
Nikola Milenkovic è il giocatore che studia e che ha le caratteristiche più simili alle sue; Sergio Ramos il giocatore che vorrebbe diventare, ma da ragazzo posato e con i piedi per terra, punta agli obiettivi più vicini: “Ora penso a vincere con la Fiorentina il campionato Under 17 e con l’Italia, superare questa fase e vincere l’Europeo. Sarebbe bellissimo”.
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