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SPECIALE VN, Nuovo stadio: dove collocarlo? Le quattro aree idonee sul suolo fiorentino e non

Leonardo Vignozzi

Ma andiamo per gradi e vediamo di analizzare meglio queste quattro possibilità che nel tempo sono state prese in considerazione e vagliate per questo progetto:

- ZONA MERCAFIR NOVOLI 

L'area da sempre indicata dal Comune di Firenze per estensione territoriale. Negli ultimi mesi però alcuni "intoppi" importanti come la situazione dei lavoratori dei mercati generali (che non sono intenzionati a spostarsi in un'altra area) e la costruzione della linea della Tramvia proprio nella zona circostante, hanno comportato sicuramente maggiori dubbi. I collegamenti sarebbero sicuramente il punto forte di questa opzione: l'accesso all'autostrada e l'aeroporto di Peretola adiacenti alla zona di Novoli favorirebbero il raggiungimento al nuovo impianto. Certo, anche l'attuale costruzione della linea della Tramvia sarebbe un ulteriore aiuto per i tifosi che la domenica si riverserebbero allo stadio  ma, allo stesso tempo, potrebbe comportare dei cambiamenti importanti sulla viabilità di tutta la zona di Novoli. La Fiorentinaha tempo fino al 31 Dicembre 2016 (secondo l'ultima proroga ufficiale) per presentare un progetto valido per quest'area.

 

- ZONA CASTELLO/PERETOLA

Fu la prima area indicata per il primo progetto stadio - Cittadella Viola in quanto poteva esser l'area più idonea per la collocazione del nuovo impianto. Negli anni però questa zona ha comportato alcuni imprevisti come il sequestro imposto da parte della Magistratura proprio a tali terreni di proprietà Ligresti. Inoltre la Società Aeroportuali di Firenze, di cui il Comune fa parte, ha presentato negli ultimi anni un piano per la realizzazione della seconda pista di volo. Quali i pregi e i difetti di quest'area? Da un punto di vista logistico sarebbe una zona idonea, con l'accesso all'autostrada a due passi e l'aeroporto di Peretola. Il problema centrale per quest'area è che il progetto sarebbe fortemente limitato dalle norme di sicurezza dell'aeroporto stesso per estensione ed altezza. Altro motivo che desta alcuni dubbi su quest'area è la natura del terreno su cui si andrebbe a edificare che comporterebbe costi altissimi per la realizzazione. Un terreno totalmente inadatto alla realizzazione di una tale opera, poichè inadatto a costruzioni ed edificazioni se non ad alto costo (in passato è stato anche terreno paludoso in quanto naturale sfogo dell'Arno).

 

- ZONA CASE PASSERINI e BAGNO A RIPOLI

Due aree totalmente differenti anche da un punto di vista geografico ma che entrambe comportano della grosse limitazioni. L'ipotesi di Case Passerini potrebbe prender corpo ma andrebbe a scontrarsi con la realizzazione del termovalorizzatore che si è deciso di edificare proprio in quella zona. Della serie l'uno esclude l'altro. Altro fattore negativo è che la Fiorentina dovrebbe a quel punto mettersi a sedere e trattare con l'amministrazione di Campi Bisenzio. Difficile in questo caso che il Comune possa partecipare economicamente ma l'eventuale realizzazione del nuovo stadio comporterebbe sicuramente importanti migliorie dal punto di vista urbano e non solo: ne beneficerebbe la viabilità con nuovi collegamenti stradali; strutture adiacenti come alberghi, ristoranti e centri commerciali che comporterebbero lavoro (in un primo momento) ed un maggior flusso economico.

Stesso discorso varrebbe per la zona di Bagno a Ripoli (Firenze Sud), dove anche qui la Fiorentina dovrebbe intavolare una nuova compartecipazione con il Sindaco e la giunta comunale per realizzare l'impianto su tale territorio. Anche qui, come per l'area di Case Passerini, ci vien da dire che la zona di Bagno a Ripoli non potrebbe che beneficiarne dalla costruzione del nuovo impianto con nuove strutture, lavoro e ampliamento della viabilità con collegamenti stradali.

 

Insomma quattro aree diverse con pregi e difetti indicate per la realizzazione del nuovo stadio della Fiorentina. I Della Valle e il Comune di Firenze nei prossimi mesi continueranno a collaborare per cercare la giusta soluzione da un punto di vista logistico e non solo. Attendiamo dunque la scelta definitiva con la speranza magari di vedere posare la "prima pietra" già nel 2017.

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