Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

La frittata, le uova e una Fiorentina da rivoltare al meglio

GERMOGLI PH: 22 NOVEMBRE 2020 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI SERIE A FIORENTINA VS BENEVENTO NELLA FOTO MISTER CESARE PRANDELLI

Esordio sconcertante per il povero Cesare Prandelli che si vede superato in classifica anche dal Benevento

Saverio Pestuggia

Ricordate quando Paulo Sousa dopo aver iniziato bene in campionato commentò con una battuta salace gli acquisti del calciomercato di gennaio "Noi dobbiamo fare l'omelette con le uova che abbiamo". Ebbene adesso Cesare Prandelli deve mettersi ai fornelli e cercare di preparare una bella  e italica frittata (al posto della francese omelette) con le uova di cui è in possesso. Per qualcuno le uova, o meglio la rosa dei calciatori viola, può lottare per il settimo-ottavo posto, ma adesso comincio veramente a pensare che ci sia stata da parte di tutti una sopravvalutazione di molti giocatori che stanno affondando insieme alla classifica della squadra viola.

Il ritorno di Cesare in panchina è stato una delusione infinita non certo per colpa del tecnico che ha messo in campo una squadra logica con il modulo adatto ai calciatori che ha a disposizione, ma per demerito di 16 giovanotti che hanno, chi più chi meno, deluso le aspettative. Squadra senza idee, senza movimento capace di perdere quasi tutti i duelli tecnici e fisici contro i modesti ma volenterosi giocatori del Benevento. Sicuramente Prandelli è consapevole di questo e lo confermano le sue parole del dopo partitaC'è tanto da lavorare sia sul piano fisico che su quello comportamentale. La Fiorentina che Prandelli ha avuto in eredità è la squadra che, statistiche alla mano, corre meno in Serie A, ma soprattutto corre male (nessuno che si proponga mai per un passaggio invitante) e corre piano perché come abbiamo visto oggi i nostri baldi giovani sono sempre arrivati secondi sui palloni contesi. Se aggiungiamo che non c'è stato il minimo spirito di reazione ecco che viene fuori una frittata cotta male e rivoltata peggio.

Da dove cominciare? Difficile a dirsi: la cosa migliore sarebbe quella di portare a casa una bella vittoria inaspettata che faccia sparire le nuvole nere che si addensano nelle teste dei giocatori. Ma badando al sodo c'è da costruire un'identità di gioco mai vista quest'anno, da dare smalto ai muscoli e velocità alla gambe e soprattutto c'è da capire se gli attaccanti che sono a disposizione di Prandelli sono sufficienti per portare in salvo la squadra altrimenti c'è subito da capire chi possa essere il rinforzo necessario. Senza un terminale offensivo importante (e non l'ennesima scommessa) ci sarà molto da faticare, ma personalmente nutro fiducia in Cesare Prandelli che non può aver dimenticato come far giocare una squadra a calcio. E allora ci vorrà del tempo e dedizione, ma poi la frittata verrà servita perfettamente dorata su entrambi i lati magari con un bel piatto di spaghetti con meatball così facciamo contento anche Rocco che sta soffrendo di là dall'Atlantico.

tutte le notizie di