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Dal mito alla realtà

La Fiorentina e il mito di Sisifo

Commisso-Barone
Una Fiorentina che poteva partire in anticipo con una base solida di squadra e che invece deve ricominciare tutto da capo.

Saverio Pestuggia

Il mito greco

Cominciamo spiegando il titolo che riporta il nome di un personaggio della mitologia Greca re di Corinto e da alcuni considerato come il padre di Ulisse. Ma a noi non interessa la sua stirpe, ma la sua sfrontatezza che lo mise a tu per tu con Zeus che lo punì per il suo comportamento. Zeus decise che Sisifo avrebbe dovuto spingere un masso dalla base alla cima di un monte ma ogni volta che avesse raggiunto la cima, ilmasso poi sarebbe rotolato nuovamente alla base del monte per l'eternità.

La Fiorentina

Ed eccoci a noi, alla nostra Fiorentina che dopo troppi anni di digiuno europeo è tornata finalmente a giocare una competizione internazionale. Un campionato partito senza troppe ambizioni se non quella di entrare nella parte sinistra della classifica e concluso come ben sappiamo al settimo posto, nonostante la cessione a fine gennaio del suo giocatore più rappresentativo. Italiano è stato da tutti considerato il valore aggiunto di un gruppo che da tempo aveva perso lo smalto anche se gli inserimenti di Torreira Odriozola e Gonzalez non devono certo essere sottovalutati. Solitamente quando c'è stabilità tra società e staff tecnico (e disponibilità economica) si comincia a progettare il futuro a primavera e così avrebbe potuto fare la Fiorentina con la sola variabile di una eventuale partecipazione in Coppa, poi avvenuta.

Invece arrivati a metà giugno cosa dobbiamo registrare: un balletto giornaliero sul contratto di Italiano che è doveroso ricordarlo è legato alla società viola fino al 30 giugno 2023 con opzione per un altro anno, l'abbandono di Odriozola e Torreira sul quale si stanno sprecando illazioni che hanno portato al mancato riscatto. In attacco Piatek non convince e non basta certo il solo Cabral che non ha entusiasmato nella sua mezza stagione viola. Milenkovic oscilla sempre tra il mini rinnovo e la cessione. A centrocampo c'è da rimpiazzare Torreira e da fare i conti con l'assenza prolungata di Castrovilli.

Insomma è tutto ancora da costruire pur avendo già un budget di 50 milioni derivanti dagli attivi dei mercati precedenti e dal riscatto programmato di Chiesa da parte della Juventus. Non essendosi la società mossa finora dovrà avere a che fare con la concorrenza delle rivali che pur di ostacolare un'avversaria importante come la Fiorentina potrebbero inserirsi in trattative solo per far alzare il prezzo del cartellino. E' normale che sia così.

Money is not a problem

La famosa frase pronunciata da Rocco Commisso dopo l'insediamento a Firenze continua a risuonare tra i tifosi. In effetti questo è stato validato dai soldi investiti da Commisso nella costruzione del Centro Sportivo e dalla sponsorizzazione con poco ritorno economico da parte di Mediacom. Però i tifosi che hanno rivisto finalmente una Fiorentina brillante e nuovamente in Europa ed sanno di avere un patron con disponibilità economica importante sognano qualche grande arrivo in fase di mercato. E vorrebbero vedere la propria squadra sempre più in alto e, detto fra noi, fanno bene. A questo punto attendiamo le mosse di Pradè e Barone, vediamo se terranno fede al proposito espresso dal D.G. di migliorare la rosa della squadra e poi tireremo le somme. Perché in fondo a tutti interessa il risultato finale e non le schermaglie di giugno o luglio. Ma attenzione piazzarsi bene è difficile, confermarsi lo è ancora di più...

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