In data odierna siamo stati contattati dalla redazione di Archistadia che cura una rivista online di architettura sportiva e divulgazione culturale. L'approfondimento, pubblicato sul loro sito, tratta della questione riguardante lo Stadio "Artemio Franchi".
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“Il parere del Ministero apre a un nuovo Franchi, ma il rischio è un intervento Matrioska”
L'opinione della rivista "Archistadia", specializzata in architettura sportiva, a proposito degli interventi sullo stadio Franchi
Dopo i recenti sviluppi, seguiti al parere del MiBACT, all'interno dell'articolo si elencano alcuni esempi di stadi esteri sottoposti a vincolo; sui quali si è intervenuti in tempi recenti. Condizione che li rende accomunabili all'impianto progettato da Pierluigi Nervi. La Fiorentina ha fatto sapere di ritenere conclusa ogni discussione riguardo all'impianto di Campo di Marte.
L'analisi a firma "Archistadia"
L'articolo porta la firma del direttore e critico di architettura sportiva, Antonio Cunazza. Ve ne proponiamo alcuni estratti per avere un pertinente metro di confronto, da chi conosce e si occupa di impiantisca sportiva.
[...] Partendo da presupposti accademici sicuramente giusti, e consapevole di essere sotto pressione mediatica da tempo, il team del MiBACT incaricato di valutare la fattibilità degli interventi sullo stadio Franchi, ha prodotto un testo di nove pagine in cui si specifica chiaramente: “No alla demolizione, sì alla ristrutturazione. Ma con dei limiti”.
I limiti sono l’individuazione delle porzioni dello stadio da conservare (ed eventualmente integrare nel nuovo impianto), e per le quali la Fiorentina aveva chiesto chiarimenti. Oltre alla Torre Maratona, le scale elicoidali esterne d’accesso e alcune porzioni della tribuna centrale, anche le curve e la loro struttura vanno preservate, ma si potranno “avvicinare le gradinate al campo con interventi di replica in parallelo a quelle attuali”. Impossibile, quindi, tagliar via le due curve ricostruendo due settori rettilinei, come già fatto a Bergamo, dall’Atalanta, e all’Anoeta dalla Real Sociedad, ma si potrà soltanto realizzare un “intervento-Matrioska” di dubbio valore.
[...] Ovviamente, il Ministero dei Beni Culturali si occupa della sua sfera di competenza, e si propone di preservare il significato architettonico dello stadio Franchi: questo si propone il dispositivo di vincolo. In questi casi, però, è doveroso porsi delle domande da cui partire: cosa serve alla Fiorentina per poter usufruire di un Franchi moderno e al passo con i tempi (e con la funzione che deve svolgere)? Quali e quanti interventi bisogna realizzare per adeguare lo stadio a standard e necessità contemporanee? Questi interventi sono compatibili con la salvaguardia di alcune porzioni dell’impianto (anche se, eventualmente, non tutte quelle che si vorrebbe)?
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