Claudio Desolati, 10 anni in maglia viola, ha commentato in esclusiva per Violanews.com il difficile presente della squadra gigliata, analizzando la pesante sconfitta casalinga subita contro il Sassuolo.
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Desolati a VN: “Iachini ha trasmesso paura, sconfitti senza dignità. Ribery vale quattro giocatori”
La nostra intervista a Claudio Desolati, ex attaccante viola: "Sembra ritornato il Chiesa sottotono che si innervosisce e si lamenta"
"Cominciamo tornando alla partita di ieri: che Fiorentina ha visto?
È stata una vera e propria sofferenza, non mi diverto più a seguire la squadra. Ieri ho visto una Fiorentina non competitiva, brutta e spenta. Nel calcio si può perdere ma mantenendo la dignità, ieri sera non è successo. Ognuno gioca per conto suo. Mancanze del genere sono inaccettabili da parte di professionisti pagati profumatamente. Serve voglia e determinazione altrimenti è inutile scendere in campo.
Secondo lei a chi vanno attribuite maggiori responsabilità per questa serie negativa?
Una combinazione di fattori ha inciso sfavorevolmente. Sicuramente i giocatori possono e devono dare di più ma anche il tecnico ha commesso degli errori. Ad esempio, non condivido la scelta tattica di giocare con 5 difensori senza centravanti in una partita che devi vincere contro il Sassuolo. Hai comunicato paura ed insicurezza agli avversari. Ieri Cutrone doveva giocare dal primo minuto, De Zerbi ne ha approfittato schierando molti interpreti offensivi.
Come valuta la gara ed il recente stato di forma di Federico Chiesa?
Il giocatore non è tranquillo, sembra ritornato il Chiesa sottotono che si innervosisce e si lamenta. Possiede il potenziale del grande giocatore ma il suo valore è lontano da quello di una volta. In campo fa sempre le stesse cose, è abituato a giocare da solo tentando l'azione personale. E quando è schierato vicino alla porta fatica a dialogare. La difficoltà a finalizzare l'azione ieri è stata evidente. Per segnare con continuità hai bisogno di gente con l'abitudine del gol, è qualcosa che non si può inventare. Altrimenti puoi anche dominare la partita ma non raccogli punti, le partite contro Brescia, Lazio e Sassuolo sono un chiaro esempio.
Invece Ribery sembra essere l'unica nota lieta in questo finale di stagione, se lo aspettava? Certamente lo speravo, Ribery è un campione vero. Tuttavia dispiace vederlo immerso in questa mediocrità, non ha nessuno al suo livello con cui dialogare. Tanti sono sopravvalutati. Ieri i compagni non lo hanno certo aiutato e persino quando si è inventato assist meravigliosi hanno sprecato malamente. È frustrante per lui e per i tifosi. Ribery vale quattro giocatori della Fiorentina ma non può vincere da solo. Dovrebbero essere proprio i suoi colleghi a dare il 200% per assisterlo in ogni incontro.
La Fiorentina ha soltanto 6 punti di vantaggio sul Lecce in chiave salvezza, è preoccupato visto la recente involuzione della squadra?
È necessario prestare molta attenzione nelle prossime gare. La classifica non va assolutamente sottovalutata. In caso di sconfitta può subentrare una paura che blocca le gambe e condiziona ulteriormente la prestazione. Spero che Iachini posa riprendere in mano la situazione, i prossimi avversari non scherzano. Domenica c'è il Parma, una squadra tosta e concreta che ha appreso alla perfezione la mentalità del suo allenatore. Il calcio moderno è complicato anche per le grandi squadre. Se non hai i campioni a maggior ragione serva una direzione comune ed organizzazione, ed alla Fiorentina in questo momento manca."
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