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Adesso tutti in ritiro. E senza discussione

Saverio Pestuggia

Sarà un metodo del calcio anni settanta, ma quando ci vuole ci vuole. E adesso la squadra ha bisogno di ritrovare unità, umiltà e determinazione.

La squadra continua nel suo andamento lento, giochicchia senza mai pungere negli ultimi 30 metri. Da novembre un solo gol arrivato al 98' in pieno recupero del recupero da parte di un difensore certifica in pieno la mancanza di gioco offensivo della Fiorentina che non è solo dovuto agli attaccanti, ma a tutto il complesso che gioca senza correre quando è in possesso di palla, svolge una manovra orizzontale applicando con continuità il retropassaggio salvachiappe con il quale però non andiamo da nessuna parte permettendo agli avversari di piazzarsi in difesa comodamente. Venendo poi alla fase di non possesso, il gruppo, salvo qualche rara eccezione, è di una mollezza tremenda. I contrasti sono sistematicamente vinti dagli avversari che vengono agevolati spesso da situazioni in bilico.

Gli episodi di oggi

Queste le premesse generali e venendo poi alla partita di oggi vorrei soffermarmi su qualche episodio determinante. L'azione del primo gol è viziata da un braccio di Gosens durante uno dei tanti contrasti persi al limite dell'area e non capisco perché il grande Giacomelli al Var non abbia richiamato l'arbitro che non poteva aver visto quell'azione. Detto questo come ha sottolineato Prandelli a fine gara non si possono perdere tre contrasti di fila al limite dell'area. Veniamo al raddoppio: Prandelli continua a far difendere la squadra sui corner a zona ma è il secondo gol in quattro partite che la Fiorentina prende nel medesimo modo: palla toccata dall'attaccante e gol sul secondo tocco del giocatore libero come il sole proprio come il gol segnato da Romagnoli contro il Milan. Caro Cesare vedi di cambiare assolutamente e tornare alla sana vecchia marcatura a uomo. E veniamo al terzo gol: Milenkovic ne ha combinate di tutti i colori. Prima ha commesso fallo su Zapata che spesso lo ha messo in croce e poi non è saltato in barriera nonostante un Bonaventura sdraiato alle sue spalle per ribattere i palloni bassi.

Il futuro

Mercoledì arriva il Sassuolo squadra lanciatissima che è al quarto posto in classifica e gioca a memoria un buon calcio e a seguire Verona e Juventus. Un tris che potrebbe portare nel baratro la Fiorentina. Serve un segnale anche d'altri tempi se vogliamo. La squadra deve andare in ritiro da stasera e fino a domenica prossima dopo la partita con il Verona. Serve un lavaggio psicologico per u gruppo che ha perso la tramontana. A volte i confronti serrati nelle quattro mura di un hotel possono servire a chiarire malintesi, a ripartire almeno con più voglia di fare che non deve essere solo a parole, ma anche con dei fatti evidenti.