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Gollini alla Fiorentina: tre dubbi sulla porta viola

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L’ex-Atalanta sbarca a Firenze per sostituire il partente Dragowski. Discontinuità, tecnica e gerarchie: ecco i nodi della pista "Gollini"

Redazione VN

Dopo le ipotesi Cragno e Milinkovic-Savic (il primo accasato al Monza, il secondo vicino al Brentford), la dirigenza della Fiorentina ha spostato le proprie mire sull'ex viola Pierluigi Gollini. Il portiere dell’Atalanta, al rientro da una stagione da riserva al Tottenham, sarà il prescelto per sostituire Dragowski, che nello scorso campionato ha collezionato solo 7 presenze. Tuttavia, nonostante il buon curriculum dell’estremo difensore bolognese, l’arrivo di Gollini genera alcuni dubbi (non solo di natura tecnica).

Un portiere poco titolare

La prima perplessità è spontanea dopo una stagione di (quasi) completa inattività: Gollini sarà immediatamente pronto a difendere la porta viola? Come riserva di Lloris ha giocato solo una manciata di partite europee senza mai incantare né Antonio Conte né il tifo inglese. Anche gettando uno sguardo alle passate stagioni bergamasche, la questione presenze non migliora un granché: vuoi per discussioni con il Mister, vuoi per infortuni al crociato, Gollini negli ultimi 5 anni ha mantenuto intatta la propria titolarità solo nel 2019/20. Eppure, sono proprio le stagioni “spezzate” che hanno esaltato il portiere bolognese. Nel 2020/21 ha ottenuto 32 presenze con una media di 1 gol subito a incontro e 13 porte inviolate. Nel 2018/19, invece, ha collezionato 0,9 gol per match e 8 clean sheet in 27 apparizioni totali. Niente a che vedere con l’1,4 gol a partita dell’unica stagione da titolare. In altre parole, non c’è di che preoccuparsi: Gollini sa gestire l’inattività.

Una questione di… piedi

Tecnicamente non si discute: Gollini è un portiere efficace. Nel 2020 ha effettuato 81 parate con una percentuale del 73,1% e un rapporto fra gol attesi e gol subiti pari a +0,03. Non male se paragonato al -0,35 della scorsa stagione di Terracciano. Il bolognese ha dimostrato qualità atletiche fuori dal comune anche nelle uscite verticali e nel fronteggiare tiri da posizione ravvicinata: croci iberiche e uscite “alla brasiliana” (scivolata con entrambe le ginocchia a terra, busto eretto e braccia larghe) sono le sue preferite. Tuttavia, per difendere la porta di Vincenzo Italiano servono anche qualità di impostazione. Insomma, bisogna saper usare i piedi. Basti pensare che nello scorso campionato Terracciano ha effettuato ben 1385 passaggi (78% di successo), mentre Gollini nella sua ultima stagione da titolare all’Atalanta ne ha realizzati solamente 813 (71% a termine). Per battere i numeri di Terracciano (74,7% di passaggi lunghi riusciti e 98,3% di passaggi brevi) Gollini dovrà migliorare e lasciarsi coinvolgere dal gioco viola. Ne sarà capace? A Italiano l’ardua sentenza.

… e Terracciano?

Il terzo dubbio non è di natura tecnica ma nasce direttamente dalla panchina viola: come gestire Terracciano? Se da una parte, ovviamente, Gollini non sbarcherà a Firenze per vestire i panni del "dodicesimo", dall’altra si può stare certi che Terracciano farà di tutto per mettere in crisi il Mister sulla scelta del numero 1. Ci è già riuscito una volta, potrebbe ripetersi. Ecco, quindi, che aleggia lo spettro di un’alternanza fra portieri: già dai tempi dello Spezia Italiano stupisce tifosi e stampa, proponendo ogni domenica formazioni differenti. Non avrebbe difficoltà a inserire nelle turnazioni pure l’estremo difensore. Tuttavia, l’avvicendamento fra portieri è spesso d’ostacolo alla continuità di rendimento: a Napoli l’esperimento Meret-Ospina ha prodotto risultati altalenanti negli ultimi 4 anni, migliorati solo nella scorsa stagione (anche a causa di un grave infortunio dello stesso Meret). Ormai la dirigenza azzurra ha deciso di mutare definitivamente strategia e di optare per gerarchie definite. D’altro canto, è ancora troppo presto a Firenze per affrontare questioni di titolarità: la Fiorentina sarà impegnata su tre fronti e, senza dubbio, fare affidamento su due portieri di buon livello non potrà che essere una freccia in più per l’arco di Italiano. -> LEGGI TUTTI GLI ACQUISTI E LE CESSIONI DELLE SQUADRE DI SERIE A

ANDREA CEREDANI

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