La decima sconfitta in 28 giornate di campionato e la prospettiva di non entrare in Champions League, portano la dirigenza dell'Inter a riflettere non solo sul futuro, ma anche sul presente di Simone Inzaghi sulla panchina nerazzurra. Questo quanto troviamo scritto sull'edizione online di Gazzetta.it. Naturalmente, si legge, la speranza del club lombardo è quella che il tecnico riesca ad invertire la rotta già martedì nella semifinale contro la Juventus, ma gli indizi delle ultime settimane sono pessimi e allora, oltre a riflettere sul nome del sostituto da mettere alla guida del gruppo la prossima stagione, è inevitabile studiare un piano d'emergenza da attuare a cavallo dei due incontri dei quarti di Champions o dopo la seconda sfida con il Benfica, in caso di euro-eliminazione.
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Gazzetta: l’Inter riflette su Inzaghi e studia la ‘soluzione d’emergenza’
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La soluzione
—Giocando ogni tre giorni è complicato pensare a un cambio di allenatore, almeno prima dell'andata contro il Benfica di martedì 11. Se invece al Da Luz andasse male (o malissimo), è impossibile escludere a priori un terremoto. Stiamo naturalmente parlando, scrive la rosea, di un traghettatore, di un tecnico che guiderebbe Lautaro e compagni fino al termine della stagione: Chivu, l'allenatore della Primavera, è un'opzione; Cambiasso si è tirato fuori; Zenga una soluzione dettata soprattutto dal suo amore per l'Inter. Ma anche lui accetterebbe di mettersi in gioco per una manciata di incontri senza avere certezze (tutt'altro...) sulla permanenza nel 2023-24? Ecco perché chiudere il 2022-23 con Inzaghi in panchina sarebbe la soluzione più semplice. Ma a decidere saranno i prossimi 270 minuti.
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