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Speciale VN – Di Francesco, Sarri, Giampaolo, Jardim e Reja: scopriamo i profili per il dopo Sousa

Analizziamo tutti i nomi caldi tra i possibili successori dell'allenatore portoghese. Per passare da una scheda all'altra, clicca sul nome dell'allenatore o sulle frecce

Redazione VN

 

 

Con il nuovo regolamento imposto dalla Lega di Serie A dalla scorsa stagione, con limitazioni e vincoli sulla provenienza dei giocatori nelle rose delle squadre e successiva valorizzazione dei vivai, è nato e si è affermato il concetto di italianizzazione delle rose. E uno dei suoi precursori è, di sicuro, Eusebio Di Francesco, alla guida del Sassuolo: ben 23 su 27 giocatori della rosa neroverde sono italiani (contando Claud Adjapong, ghanese con passaporto italiano e al momento facente parte degli Azzurrini Under 19).

Il suo profilo è tra i più rilanciati e conosciuti nel panorama nazionale: sulla panchina del Sasòl dal giugno del 2011, con una breve parentesi da esonerato tra fine gennaio e inizio marzo del 2014, è stato artefice della grande impresa di portare, nell'ultima stagione, Berardi& Co. in Europa League, superando il Play Off contro la Stella Rossa ma finendo al quarto posto del Girone F dietro a Genk, Athletic Bilbao e Rapid Vienna.

197 partite finora sulla panchina del Sassuolo, con 79 vittorie, 50 pareggi e 68 sconfitte, sempre con i neroverdi vanta la vittoria della Serie B nella stagione 2012-2013.

Prima del suo arrivo a Modena ci sono le sue esperienze con il Lanciano (2008-2009), in Lega Pro, esonerato dopo 13 partite. Nelle due stagioni successive il Pescara, squadra della sua città natale, con cui riuscì a raggiungere la promozione in Serie B.

Poi l'esordio in Serie A (2011), con il Lecce, esperienza durata appena 13 partite a causa dell'esonero, fino all'approdo al Sassuolo, per un totale di 261 panchine in carriera, (98V, 67P e 96S).

Il suo modulo più usato è il classico 4-3-3, con i terzini che spingono e aiutano le due ali, spesso a piedi invertiti, e un attaccante mobile e veloce in mezzo, con i tre centrocampisti che aiutano in entrambe le fasi.

Dopo Giampaolo e Maran, sembra il favorito per prendere il posto di Paulo Sousa, con però l'ombra della Roma, che pare potrebbe accogliere ben volentieri in caso di una partenza di Spalletti.

La sua probabile Fiorentina sarebbe molto simile al Sassuolo attuale, con precedenza a giocatori giovani e italiani: un 4-3-3 quindi con Sportiello tra i pali, linea a quattro difensori con Gonzalo (sempre se arriverà il rinnovo) e Astori centrali, Olivera a sinistra e, probabilmente, il rientrante Venuti a destra, centrocampo a tre con Borja Valero, Badelj e Vecino (Saponara e Sanchez pronti a entrare, più Petriccione in rampa di lancio) e in attacco Bernardeschi e Chiesa larghi a supporto di Kalinic.

Ovviamente, mercato permettendo.

 

A CURA DI RUGGERO ROGASI

 

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