Vecchi, è una maledizione. Ma l’Inter è insuperabile

Fa ancora male a distanza di poche ore. Per la Primavera di Bigica un'altra finale persa quella del Mapei Stadium di Reggio Emilia, un'altra sconfitta di nuovo per mano dell'Inter. Una squadra, quella di Vecchi, che ha comunque dimostrato di essere insuperabile. Terzo trofeo, secondo scudetto consecutivo dopo Supercoppa e Viareggio. Dopo la finale dello scorso anno e quella del torneo toscano, sono però ancora una volta i viola a pagare.

L'infortunio di Diakhaté complica le cose, certo, ma come sottolinea il Corriere Dello Sport Stadio oggi in edicola, la forza dei nerazzurri è netta in tutti i reparti e la Primavera milanese è strutturata come una Prima Squadra, con costi inarrivabili per tutte le altre pretendenti. Ha a disposizione forza, tecnica e muscolarità da vendere, fisico e resistenza atletica. E vince. Così, come nella finale a Viareggio, nonostante la squadra di Bigica riesca a portare gli avversari fino ai supplementari, ad esultare sono ancora Vecchi e i suoi ragazzi: per la nona volta tricolori, come il Torino.

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