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Uva contrario al nuovo stadio a Campi: “Brand, infrastutture e macroarea: 90 punti da considerare”

Il consulente di Nardella ha stilato 90 punti: i pro e contro del super-manager incaricato dal sindaco

Redazione VN

"Non voglio aprire polemiche tra le fazioni che si creano, questa è una fase delicata. La mia missione è aiutare il Comune e trasversalmente la Fiorentina a fare la scelta migliore per la città e per il club". Così il vice presidente Uefa Michele Uva, ha parlato sulle colonne di Repubblica. Il super-consulente incaricato da Dario Nardella afferma che l'idea del nuovo stadio è affascinante, mentre non è ideale quella relativa al restyling del Franchi. Anche se "non so se questa ipotesi sia del tutto tramontata".

Anche la Mercafir è ancora in ballo, mentre non scalda l'idea di costruire il nuovo impianto a Campi Bisenzio: "Uno stadio nuovo si fa dove ci sono infrastrutture. Strade adeguate e connessioni con gradi vie, aeroporto, tramvia e una fermata della ferrovia. Com'è da tenere bene in considerazione il brand della città" avverte Uva. E in questo caso Firenze batte nettamente Campi. Nella sua griglia ci sono 90 punti, con tutti i pro e i contro che comportano: "Ognuno pesa, ma è chiaro che infrastrutture e macroarea sono quelli principali".

Sul Franchi pesa il 'no' all'abbattimento delle curve sentenziato dalla Sovrintendenza, alla Mercafir i tempi sono più lunghi (almeno 4 anni e mezzo), mentre il punto a favore di Campi è un terreno privato che può essere sbloccato dal Comune in sei mesi. Tre anni in tutto per costruire il nuovo impianto: "Dobbiamo pensarlo che guardi ai prossimi 20 anni" afferma il manager, che venerdì si incontrerà con il sindaco. Commisso si è preso un mese per valutare, a fine ottobre sarà tutto più chiaro.

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