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Stadio: Kalinic non conosce la paura

Ha cercato e accettato la nuova sfida: 8 tiri, 4 gol e 2 espulsioni procurate. Inizio atomico

Redazione VN

Quattro gol in campionato, in media uno ogni 91 minuti - scrive Stadio -. Quattro gol a fronte di otto tiri complessivi nell'area avversaria. Nikola Kalinic, l'attaccante croato, si è già preso Firenze. Tripletta a San Siro, per altro la prima di questo campionato di Serie A, la quarta in carriera. Paulo Sousa l'ha voluto a tutti i costi. Lo aveva notato nove anni fa, quando ancora giocava in Croazia e il portoghese muoveva i primi passi da allenatore.

Aveva provato a prenderlo la scorsa estate, quando era alla guida del Basilea, salvo poi doversi arrendere. Pradè, il direttore sportivo viola, che già ne aveva intuito il potenziale vedendolo giocare in Europa League, nel girone affrontato dalla Fiorentina nel 2013, non se l'è fatto scappare. Le volontà del nuovo allenatore hanno fatto chiudere il cerchio. E dire che è arrivato praticamente in sordina. Non è un adone come il suo predecessore, Mario Gomez.

All'uscita di Villa Donatello, dove era andato non appena sbarcato in città per le visite mediche, quasi teneva lo sguardo basso. Aveva sulle spalle i 100 gol realizzati in carriera con squadre di club, eppure non li ha mai ostentati. Nello spogliatoio si è subito integrato bene: sta imparando la nuova lingua e, laddove non può usare l'inglese, ha come "traduttori" personali i croati viola, da Rebic a Badelj.

Ha scelto di abitare (come a Dnipropetrovsk) in centro, a due passi da Ponte Vecchio insieme alla compagna Vanja e al figlioletto che immortala sempre nelle foto pubblicate su Instagram. Giusto ieri, ha rilanciato la sua immagine sul rettangolo di San Siro con le tre dita alzate: l'inizio perfetto della sua nuova avventura.