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Stadi, “una partita a scacchi” col governo: l’attuale capienza del Franchi

Redazione VN

Si continua a discutere delle nuove disposizioni per consentire il ritorno dei tifosi all'interno degli stadi, in Serie A

La politica si muove verso il sistema calcio per riaprire gli stadi ai tifosi. Dopo l’allarme lanciato ieri dal presidente della Figc Gabriele Gravina, seguito dal numero uno della Lega Serie A Paolo Dal Pino. Le istituzioni devono risolvere un'incongruenza contenuta nel nuovo decreto approvato dal Cdm: da un lato si consente l’apertura al pubblico al 50% per gli impianti all’aperto, in zona bianca, dall’altro si mantiene l’obbligo di distanziamento di un metro. Da intendersi sia lateralmente che verticalmente.

Questo fa sì - scrive La Gazzetta dello Sport- che negli impianti di Serie A, fatto salvo l’Allianz Stadium della Juve, significa utilizzare non uno ma due seggiolini vuoti come separazione. E far crollare di nuovo la percentuale dei presenti tra il 25 e il 30%. Un’incongruenza che ha bloccato la vendita di biglietti per la nuova stagione  e che ha spinto la Figc, con il pieno appoggio della Lega, ad avanzare al Governo la richiesta di un distanziamento a scacchiera, in modo da rendere effettivo quel 50% che è stabilito dal Dpcm. Secondo l'attuale decreto la capienza dello Stadio Franchi si fermerebbe tra i 10 e i 13 mila spettatori. Mentre col 50% il limite sarebbe portato ad un totale di 21573.