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Varsavia, agosto 2014. I tifosi viola, davanti alla tv, esultano per la vittoria contro il Real Madrid, fresco vincitore della Champions - ricorda La Repubblica - . Tre anni più tardi i “blancos” sono ancora sul tetto d’Europa. Anzi, di più. Oggi il Real appare come una corazzata invincibile, capace pochi giorni fa di strapazzare il Barcellona. La Fiorentina invece è una squadra completamente diversa. Sono rimasti soltanto Tomovic e Babacar. Tutto il resto è un lontano ricordo.
E stasera (22,45, diretta tv su Canale 5) le due squadre si ritroveranno di fronte per celebrare la finale di Coppa di Campioni di sessant’anni fa. Pioli proverà qualche soluzione in vista del campionato. Magari inserendo i nuovi acquisti in difesa, oppure varando un centrocampo più robusto e un attacco in cerca di collaudo. Non certo l’occasione migliore ma sicuramente quella più probante per una squadra in cerca dei giusti meccanismi da affinare tramite il gioco. Una sfida, quella di stasera, a pochi giorni dalla prima al Franchi contro la Sampdoria. Allora sì, che i viola dovranno farsi trovare pronti. Prima, però, c’è da onorare il trofeo Bernabeu ricordando la sfida del 1957.
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