""Restano negli occhi le lacrime di Diakhaté, uscito infortunato dalla finalissima con l’Inter. La disperazione dei giocatori viola, stremati e sconfortati mentre gli avversari esultano, ballano e confermano di essere ancora una volta la squadra da battere nel campionato Primavera. Perché se i nerazzurri hanno conquistato nove titoli in totale (solo il Torino c’è riuscito) e due consecutivi, un motivo ci sarà. Forse più di uno. Basta pensare a Colidio, attaccante argentino classe 2000 che l’Inter ha pagato qualcosa come 7 milioni di euro dal Boca Juniors. Oppure il rinnovamento quasi totale, da una finale all’altra, negli undici iniziali a disposizione del tecnico Stefano Vecchi. Una maledizione per la Fiorentina, che in un anno ha collezionato tre finali consecutive e le ha perse tutte e tre contro l’Inter tra campionato e Viareggio Cup. Ma dopo rabbia e delusione, esce fuori l’orgoglio. Quello di una squadra che comunque se l’è giocata con chiunque e ha perso dai più forti. Arrendendosi soltanto ai supplementari, sfinita da una stagione entusiasmante ma decisamente sfortunata. L’ultimo tricolore rimane quello del 1983 e del tecnico Vincenzo Guerini, conquistato nella doppia sfida contro il Cesena. Ma tra pochi giorni sarà già tempo di visite mediche e ritiro della prima squadra a Moena. «Tre finali in un anno sono tante e significa che la società ha lavorato bene - per dirla con le parole di Stefano Pioli, presente al Mapei Stadium come il suo collega Luciano Spalletti - Questi ragazzi meritano di essere seguiti e hanno dimostrato valori e qualità. Il salto in prima squadra non è da poco ma credo che qualcuno di loro sarà presto con noi ». In tanti sperano di passare dal ritiro in Val di Fassa per potersi mettere in luce e stappare la permanenza per la prossima stagione con Pioli. Cerofolini, Hristov, Ranieri, Diakhaté, Valencic, Maganjic, Sottil, Gori. Sono questi i nomi da tenere d’occhio, tra promozioni coi grandi e prestiti per confrontarsi e mettersi alla prova. Sarà Pioli, insieme a Corvino e Freitas, a decidere chi rimarrà con la prima squadra e chi, invece, dovrà farsi le ossa in giro prima di tornare un giorno a Firenze. La speranza è sempre quella", lo scrive La Repubblica.
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Primavera, restano negli occhi le lacrime di Diakhaté, ma Moena già si avvicina
Terza sconfitta in un anno, sempre contro l'Inter, per la Primavera viola: adesso i giovani devono fare il grande passo
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