"Fiorentina, che frenata. Ripresa all'attacco, ma il guizzo non c'è". Titola così La Nazione in riferimento all'1-1 di ieri contro l'Udinese. Riportiamo una parte dell'articolo di Angelo Giorgetti:
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Occasione persa: Udinese nel bunker, ma la Fiorentina non sfonda
Pareggio che non serve a nessuno: Fiorentina ancora in ritardo nella rincorsa alla zona alta
Non sfonda la Fiorentina, che gioca l’ultima mezz’ora con quattro attaccanti e cerca di estrarre l’Udinese dal suo comfort bunkerizzato. Non sfonda la Fiorentina, che recupera con orgoglio il gol di Stryger Larsen e quando l’arbitro chiude l’ultimo mischione _ pochi secondi dopo la parata di Musso sul colpo di testa di Ceccherini _ quasi tutti i giocatori viola si ritrovano nell’area friulana per cercare il colpo decisivo da dedicare a se stessi e anche alla memoria di Astori, il capitano che se n’è andato 11 mesi fa a poche centinaia di metri da questo stadio. E invece resta negli occhi l’immagine di una mezza occasione buttata, come se la squadra di Pioli non avesse avuto abbastanza energie per sradicare un avversario chiuso su se stesso, anche se il nono risultato utile consecutivo in trasferta serve a eguagliare una serie positiva stabilita addirittura da Prandelli. Poco da rimproverare a una squadra che in ogni modo, seppure senza lucidità, ha cercato di vincere. La Fiorentina cercava tre punti per proseguire il blitz medioalto in classifica, l’Udinese quartultima in classifica aveva la necessità di non perdere: impossibile per i viola utilizzare il nuovo marchio di fabbrica _ il contropiede _ senza spazi per distendere la ferocia veloce di Muriel e Chiesa. E senza l’intensità di Veretout (una delle poche partite steccate) i meccanismi di protezione e ripartenza hanno funzionato a strappi, nonostante la generosità di tutti. Bene Edimilson _ primo gol in Italia _ espresso parzialmente invece Gerson: difficile con questo centrocampo attivare le munizioni per l’attacco, costretto a cercare l’uno contro uno negli spazi stretti. Pioli nell’ultima mezz’ora ha perfino sacrificato Gerson per Pjaca, ma ancora una volta l’attaccante croato è rimasto ai margini del clima agonistico senza incidere nell’uno contro uno.
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