Anche su La Nazione si parla della posizione della proprietà nei confronti della contestazione portata avanti da un segmento del tifo viola. Si scopre che Della Valle ha criticato i tifosi – o una parte di questi – perché dispiace che non vengano riconosciuti gli sforzi fatti per migliorare il rapporto con Firenze. Eppure secondo i Della Valle da qualche mese l’atteggiamento è cambiato sensibilmente proprio per dimostrare la volontà di guadagnarsi la stima della città e ristabilire un rapporto dopo il tempo della freddezza (celebrazione 90 anni viola, progetto nuovo stadio illustrato in Palazzo Vecchio, Antognoni in società, apertura verso i viola club). Il senso è: prima ci accusavano di essere immobili, abbiamo ammesso gli errori e dimostrato di voler rimediare, ma continuano a offenderci.
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Nazione: A. Della Valle e quello sfogo che nasce da lontano
Proprietà contestatata nonostante gli sforzi per avvicinarsi alla città. Il prossimo passo? Ammettere gli errori di valutazione con Sousa
Una strada da percorrere a fine stagione potrebbe essere questa: ammettere in pubblico le proprie responsabilità e gli sbagli fatti – in buona fede anche questi – in sede di valutazione estiva. Magari dopo aver ribadito la volontà di ripartire su basi nuove. Semplicità, onestà, lealtà. Per quanto riguarda poi gli errori:
1) La proprietà dovrebbe ammettere di aver sovrastimato la possibilità di gestire il rapporto con Sousa in modo diverso rispetto alla stagione precedente, iniziata fra i sorrisi e finita con i musi lunghi.
2) Sbagliata anche la scelta di puntare su alcuni giocatori che avevano evidentemente fatto il proprio tempo a Firenze (e in almeno tre casi la società ha rinunciato anche a cifre consistenti durante la fase di mercato).
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