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Praticamente un´enciclopedia. Eduardo Macia è meglio di wikipedia. Conosce tutto, e tutti. Il suo database è famoso in tutto il mondo. Nomi, cognomi, caratteristiche, pregi e difetti di migliaia di …
Praticamente un´enciclopedia. Eduardo Macia è meglio di wikipedia. Conosce tutto, e tutti. Il suo database è famoso in tutto il mondo. Nomi, cognomi, caratteristiche, pregi e difetti di migliaia di giocatori sparsi per il globo. Impossibile trovarlo impreparato. Che si parli di Europa, Africa o Sudamerica, di Serie A o Serie B. Per Macia il mercato è un libro aperto. Non a caso in Fiorentina hanno fiducia in lui. Parecchia. Tanto che da ora in avanti le sue responsabilità cresceranno. Arrivato come "collaboratore" di Corvino, dalla prossima stagiona sarà (almeno) responsabile del settore scouting viola. Avrà sempre l´ultima parola, o quasi. Almeno sui giovani. Qualcuno dice che possa essere addirittura il nuovo direttore sportivo. Difficile, anche se in carriera (ai tempi del Valencia) ha ricoperto pure questo ruolo.
Ama girare il mondo, sempre a caccia di nuovi potenziali campioni. Valigia costantemente in mano, una volta a settimana (minimo) se ne va in "missione". Il motivo è semplice, e lo ha spiegato lui stesso. "Vedere se uno gioca bene o no è semplice, il nostro lavoro è molto più approfondito". Perché prima di scegliere un calciatore Macia vuol sapere tutto. Come si allena, come si comporta. Per questo capita che stia dietro ad un ragazzo anche per due settimane di fila. E´ questo che piace ai dirigenti della Fiorentina, che adesso lo vogliono ancora più operativo. E poi ne apprezzano le conoscenze internazionali. E´ amico di Rafa Benitez, ma lo conoscono e stimano ovunque. Probabilmente il suo compito sarà quello di setacciare il mercato mentre la nuova figura, prossima all´ingresso in società, gestirà in prima persona le trattative e i rapporti istituzionali. Difficilmente insomma l‘area tecnica sarà gestita da un uomo solo. Ci sarà un direttore generale, affiancato da Eduardo Macia. Del resto, dall´addio di Corvino ad oggi, il lavoro lo ha portato avanti lui.
Matteo Magrini - La Repubblica
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