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L'ex attaccante della Fiorentina Arturo Lupoli, oggi alla Fermana (serie D), ha parlato a La Gazzetta dello Sport: "Quest'anno non posso più sbagliare, ho sprecato troppe stagioni e ora a 30 anni devo lasciare il segno. Rimpianti? Alla Fiorentina con Prandelli ho fatto uno spezzone in un campionato. È stato il peggior anno della mia carriera. E pensare che avevo chiuso con il Napoli: mi aspettavano De Laurentiis e Marino per firmare, ma i procuratori mi hanno indotto a scegliere Firenze facendomi fare brutta figura con il Napoli a cui avevo dato la mia parola. Sono stato premiato dal punto di vista economico, ma affossato da quello tecnico. L’anno dopo nessuno mi voleva: ero finito nel dimenticatoio.
Due anni fa, inoltre, ero salito in A col Frosinone e andare a Pisa è stato un salto nel buio. Non ha funzionato il rapporto con Gattuso. C'era una situazione paradossale: società inesistente e allenatore che faceva il padre-padrone con atteggiamenti che non si addicono al mondo del calcio. Ho vissuto un incubo e dal punto di vista umano è stato un disastro. Pepito? Se non si fosse rotto 4 volte il crociato sarebbe tra i 10 più forti del mondo. Spero possa tornare in campo. Magari faremo ancora coppia. Le nostre carriere non sono andate come ci si aspettava".
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