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Lupatelli studia da mister, la sua nuova missione con i giovani portieri

A zonzo per queste righe (scusate l’espressione non proprio ricercata) c’è subito da ricordare che la Fiorentina sbarcherà in America per due partite tra il 21 e il 24 e che …

Redazione VN

A zonzo per queste righe (scusate l’espressione non proprio ricercata) c’è subito da ricordare che la Fiorentina sbarcherà in America per due partite tra il 21 e il 24 e che lassù i quattro viola club ne parlano fin da ora. Qui, meno. C’è più mare che calcio. A Moena il gruppo dei tecnici portoghesi non passa certamente il tempo ad ascoltare le canzoni di Amalia Rodriguez. Sono in quattro e spingono forte, Sousa per primo con Sanchez il suo vice, Nacho Torreno preparatore e Manuel Cordeiro specialista in tattiche. Desideriamo salutare un giocatore viola prima di qualunque altro. Non è Babacar, non è Tatarusanu, non è neanche Rossi. E’ il portiere Cristiano Lupatelli, umbro di Perugia. Come mai proprio lui? Perché tra poco lascerà il gruppo e comincerà a guidare i giovani portieri viola. E’ un fedelissimo, è stato in tante squadre, compresa la Fidelis Andria, ma la Fiorenina è sempre stata il suo approdo. Ha giocato pochissimo nelle ultime stagioni, quasi nulla, ma si è fatto sempre apprezzare e ora eccolo sul punto di diventare mister. A questo punto, con una divagazione abissale, «andiamo a Modena con i suoi motori micidiali». Lo dice, lo cantava, De Gregori. Ma sì, Modena anche con tanto calcio molto fresco e due squadre sbucate ora, o da poco, il Sassuolo e soprattutto il Carpi. Verrebbe da sorridere al pensiero che il Carpi sia arrivato così in alto. Errore. Il Carpi è del 1909, e allora in piedi per un applauso.

Giampiero Masieri - La Nazione