- Rosa ACF
- Esclusive
- Calciomercato
- Statistiche
- Stampa
- News viola
- Radio e tv
- Giovanili
- Altre news
- Video
- Redazione
SESTO SAN GIOVANNI, ITALY - SEPTEMBER 11: ACF Fiorentina president Rocco Commisso attends the Primavera 1 match between FC Internazionale U19 and ACF Fiorentina U19 at Stadio Breda on September 11, 2021 in Sesto San Giovanni, Italy. (Photo by Emilio Andreoli - Inter/Inter via Getty Images)
All'interno dell'edizione odierna de L'Equipe, troviamo un interessante approfondimento dedicato agli investimenti statunitensi nei club di Serie A. Nell'articolo vengono presentati alcuni dei motivi che hanno indirizzato i magnati d'oltreoceano a puntare nel calcio italiano. Il primo riguarda i bassi costi di acquisizione e la possibilità di fare ottimi guadagni nel breve termine. Questo aspetto vale principalmente le squadre medio piccole. Poi c'è l'aspetto sentimentale, è legato allo stretto rapporto tra Italia e Stati Uniti e viene fatto risalire alle ondate migratorie che dal nostro paese portavano numerose famiglie oltre oceano. Alcuni dei ragazzi americani cresciuti in famiglie emigrate dall'Italia, dopo aver fatto fortune negli Stati Uniti, hanno deciso di tentare fortuna anche nel paese d'origine: è il caso di Stephen Pagliuca (Atalanta), Rocco Commisso (Fiorentina) o Joe Tacopina (SPAL).
Nel pezzo, viene riportata anche l'opinione di Matt Rizzetta, titolare italo-americano di Campobasso e Ascoli: "Per me il calcio italiano è sempre stato una passione, rappresenta una parte importante della mia infanzia passata con i nonni, entrambi italiani immigrati. Quando ho iniziato la mia attività, uno degli obiettivi che volevo raggiungere era investire in una società di calcio italiana", afferma Rizzetta. Il quotidiano francese conclude affermando che l'arrivo in blocco degli americani in Italia potrebbe avere un effetto domino positivo e risollevare un settore in forte crisi, specialmente dopo l'arrivo della pandemia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA