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Un estratto del pezzo de La Repubblica sui tanti modi di "vestirsi" della Curva contro la Juventus.
"(...)"Quella del 6 aprile 1991 è memorabile. Baggio torna a Firenze per la prima volta da avversario, con la maglia bianco nera. La Fiesole si colora dei monumenti fiorentini, bianco e viola, orgoglio della città: «Fu un’idea di Dimitri Rocchi, detto il “Generale” - ricorda Fabrizio - e fu memorabile. (...).
Fu così anche il 13 dicembre 1998, quando Batistuta, di testa, regalò una vittoria pazzesca per una Fiorentina campione d’inverno. Quel giorno il Franchi fu avvolto da una coreografia spettacolare. E non c’era un posto libero. (...) Il 17 marzo 2012 lo stadio si riempie di parrucche viola, per “salutare” Antonio Conte. Sul campo la tremenda sconfitta per 5-0. (...) Da applausi anche quella che ha segnato una sfida indimenticabile: 20 ottobre 2013 e la Fiesole, con migliaia di bandierine, disegnò un giglio rosso in campo bianco, mentre il parterre si colorava di bianco, rosso, verde e azzurro per onorare i quartieri storici della città. Tevez e Pogba nel primo tempo avrebbero poi evocato Batistuta, imitando la mitraglia che fu dell’argentino e mandando su tutte le furie i tifosi viola. «Loro due mitragliate, noi quattro fucilate», dirà Andrea Della Valle.(...)".
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