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Il Tirreno: l’uovo di Pasqual

"Più che un derby un romanzo. Con tanti personaggi e un protagonista, Manuel Pasqual. Già, perché è proprio il meno banale degli ex a firmare, mentre passano i titoli di coda, l'acuto dell'Empoli"

Redazione VN

Più che un derby - scrive Il Tirreno -, un romanzo. Con tanti personaggi e un protagonista, Manuel Pasqual. Già, perché è proprio il meno banale degli ex a firmare, mentre passano i titoli di coda, l'acuto dell'Empoli. Che, a 20 anni di distanza dall'impresa dei "cugini di campagna", torna a sbancare il Franchi conquistando tre punti pesantissimi per la sopravvivenza. C'era, ieri come stavolta, Giovanni Martusciello, che nel 1997 firmò il trionfo allo scadere e stavolta concede il bis da allenatore. Due volte nella storia, quella azzurra. Ma neanche lui, come detto, riesce ad oscurare la storia (bella) del ragazzo di San Donà di Piave. Che con la maglia viola addosso ha consumato la bellezza di 356 partite ufficiali, spalmate su 11 stagioni. È stato capitano e leader dei gigliati che ora, di fatto, tira giù dal treno per l'Europa. Non sarà una vendetta, perché lui giura di non averne da prendere, ma gli somiglia. Gli somiglia maledettamente.

Per raccontare la storia del derby, insomma, non si può che partire da qui. Dall'extra-time della ripresa, cioé, quando Pucciarelli si beve Tomovic al limite e, appena dentro l'area, va giù sul recupero di Borja Valero. Mazzoleni (altro protagonista del pomeriggio, poi vedremo perché...) ci pensa qualche secondo, sembra voler far proseguire ma poi indica il dischetto. E su quel dischetto, quello in cui rifiutò di presentarsi un certo Roberto Baggio, va proprio lui: Manuel Pasqual. Che allarga il piattone sinistro, supera Tatarusanu e colore d'azzurro la partita. Esulta con moderazione, l'eroe dell'Empoli, ma esulta insieme ai compagni e ai 500 tifosi al seguito.

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