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Adesso Federico ha in testa solo la Fiorentina - scrive La Repubblica -. In estate ha deciso di osare. Lui, cresciuto nel mito di Baggio e Rui Costa, si è fatto consegnare la maglia numero dieci. «E’ una responsabilità, ma è bello indossarla » disse con un pizzico di orgoglio. Un peso che sta portando con leggerezza. Quella maglia non è mai stata ingombrante. Anzi. E’ un viaggio che continua. Ruoli diversi, ma la stessa voglia, lo stesso spensierato piacere di giocare a pallone.
Berna adesso è dentro il progetto. Proprio al centro. Questa squadra la sente sua come mai era successo prima. Anche Conte l’ha adocchiato, non sarebbe strano vederlo nella rosa dei prossimi Europei. Bernardeschi è uno dei suoi pupilli. Ha classe e talento, corsa, senso del gol. E’ un piccolo fenomeno ancora da plasmare. L’altra metà del suo amico Berardi, con cui fa coppia in Under 21. Stesso talento, carattere diverso.
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