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Guetta scrive: “L’invenzione di Mutu, troppo genio per essere vero”

Guetta ricorda un vecchio gol di Mutu contro il Chievo, nella prima stagione in viola del rumeno

Redazione VN

"L’invenzione di Mutu, troppo genio per essere vero". E' il titolo dell'articolo amarcord di David Guetta pubblicato sul Corriere Fiorentino:

Il campione tiratardi e il giornalista molto mattutino avevano ovviamente abitudini diverse e quando Mutu invitò il cronista ad unirsi in qualche piacevole serata nell’albergo a cinque stelle, dove Adrian era solito aspettare l’alba, l’altro gli rispose che si poteva anche fare, ma solo verso le 6. Quell’incontro non avvenne mai, ma in compenso il romeno fu «deportato» in un ristorante a un’ora da Firenze per tenere fede a una promessa fatta nel momento della sua squalifica per doping. Adorabile e impossibile Mutu. Un talento smisurato sorretto da grande intelligenza e eccessiva furbizia. E infatti alla fine il risultato, seppur eccellente, è stato inferiore alle enormi potenzialità. Forse non avrebbe mai vinto il Pallone d’oro come lui ha sempre pensato, ma nel pieno della carriera sarebbe probabilmente entrato nei primi tre posti se solo fosse stato più disciplinato. Difficile però a quel punto che avesse potuto giocare così a lungo a Firenze, città che ha sempre amato gli irregolari del pallone, a patto che fossero dotati di fantasia e grande tecnica. Infatti è stato feeling a prima vista. Non si è fatto mai mancare niente, dalle infinite e interminabili serate nei locali più glamour della città, alle discutibili scazzottate fuori dai locali. E comunque, quante magie in campo, come quella del primo campionato in viola, la stagione della penalizzazione post calciopoli. Per esempio a Verona, con la squadra in affanno contro il Chievo, quando una sua invenzione a dieci minuti dalla fine regala tre punti fondamentali per classifica e morale.

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