Muro e «contromuro». L’Italvolley ci ha costruito recentemente una qualificazione alle prossime Olimpiadi. Inter e Fiorentina lo hanno sfruttato per edificarsi una classifica da sogno. Se la miglior difesa del campionato è quella dell’Inter prima in classifica, e la seconda porta dritto alla Fiorentina che insegue in graduatoria i nerazzurri, la connessione c’è. E dire che la retroguardia viola era considerata il vero tassello debole della squadra. Solo tre le reti (come il Chievo) incassate nelle prime cinque giornate di campionato. Subite incredibilmente tutte nella stessa partita, contro il Torino, nel giro di nove minuti. Nelle altre quattro sfide Tatarusanu è rimasto imbattuto. Merito del reparto, ma anche del portiere romeno autore di interventi strepitosi nel corso del torneo. (...)
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Gazzetta: Si alza il muro viola, tra certezze e novità
I passaggi più importanti dell'articolo di Giovanni Sardelli su La Gazzetta dello Sport
L’addio di Savic è stato pesante. Ma Astori fino ad ora fa dormire sonni tranquilli a Sousa. Media voto costante, ed alta, un piede sinistro educato, fisicità fondamentale nei momenti di difficoltà. Sembrava troppo simile a Gonzalo, invece fino ad ora non ha sbagliato una partita. L’altro innesto, il quasi mitologico Roncaglia, è in realtà un rientro dal prestito. Bell’idea, considerato che l’argentino sembra trasformato in positivo. La Fiorentina sulla carta pende a destra. Considerando il titolare della fascia, Blaszczykowski, come calciatore più offensivo di chi macina chilometri a sinistra. Ovvero Alonso e Pasqual, sostanzialmente dei terzini con licenza di attaccare. L’inizio di stagione dello spagnolo, però, sta lasciando di stucco coloro che non credono nel suo valore. Corsa, potenza, diagonali, progressioni. Ha già segnato due gol e sfornato qualche assist.
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