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Il quotidiano Libero dedica oggi grande spazio alla Fiorentina e soprattutto a Paulo Sousa. Questi alcuni passaggi dell'articolo a firma Tommaso Lorenzini:
La Fiorentina e i suoi tifosi oggi sognano grazie alla filosofia e alla cultura - calcistiche e non - portate da questo distinto signore portoghese, uno degli uomini copertina dell’odiata Juve di Lippi, una delle più detestate in Curva Fiesole e dintorni. Di quella Signora campione d’Europa Sousa era il cervello, il metronomo, l’allenatore in campo. Troppo riduttivo definirlo regista, eppure oggi è proprio da “seduto” (anche se durante le partite ci sta pochino...) che sta riscrivendo il copione interrotto dal brusco e polemico addio di Vincenzo Montella. Messo da parte il tiki-tika, la Fiorentina è stata riplasmata, è ancora in evoluzione con tanti nomi nuovi (da Kuba Blaszczykowski, a Kalinic, a Suarez), un mix di fantasia e concretezza dove la parola d’ordine prima che spettacolo è pragmatismo. Una metamorfosi quasi trapattoniana (eguagliato l’avvio del Trap ’98-’99), forte di una difesa che ha subito solo tre gol e che si presenta dopodomani al Meazza per agganciare l’Inter in vetta al campionato: un colpo grosso neanche immaginabile a metà agosto. E pensare che Paulo Sousa da bambino voleva fare il maestro elementare, fortissimo in matematica e appassionato di basket e atletica leggera.
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