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Fiorentina fragile e in crisi. Sbandamenti incredibili in difesa, Vlahovic solo

Redazione VN

La Viola respira ma è sempre più in zona retrocessione, serve al più presto il miglior Ribery. Barone sprona la squadra negli spogliatoi

Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport troviamo l'analisi di Luca Calamai dopo il rocambolesco 3-3 tra Fiorentina e Parma. L'autogol di Iacoponi in piano recupero - si legge - sancisce un pareggio che non fa sorridere nessuno. Le due squadre restano in crisi, con la Fiorentina sempre più invischiata nella zona retrocessione. Le lacune sono evidenti: la Fiorentina non ha un pacchetto offensivo all’altezza della situazione. Dietro a Vlahovic, ieri mai cercato nella maniera giusta, c’è il vuoto. Cutrone è stato ceduto nel mercato invernale, Kokorin il nuovo arrivato ha continui problemi fisici e Kouame non incide in zona gol. Ieri, in più, non c’erano Ribery squalificato e Castrovilli infortunato. Prandelli si è dovuto aggrappare alle reti dei suoi difensori. Un’opzione a dir poco bizzarra. Che fa suonare il campanello d’allarme in questo finale di campionato che vede i viola lottare sorprendentemente per restare in Serie A.

Con due formazioni fragili anche a livello mentale. Le due reti subite dai viola nella ripresa sono frutto di sbandamenti incredibili della difesa. La squadra di Prandelli ha dimostrato, una volta di più, di avere poche idee ma quantomeno tanto orgoglio. Andare sotto al 45’ del secondo tempo poteva essere un pugno da kappaò. Invece la Fiorentina ha avuto la forza di proporre un assalto finale e di rimettere in piedi il risultato. C'è bisogno di ritrovare subito il miglior Ribery. Il campione francese alza da solo la qualità del gioco viola ed è uno dei pochi che può aiutare Vlahovic in fase offensiva. Ieri il talento serbo è stato abbandonato a se stesso. Sabato prossimo la squadra di Prandelli andrà a far visita al Benevento. Un’altra sfida salvezza per i viola. Un altro esame-verità. La Fiorentina ha conquistato un punto nelle ultime tre partite. Per dare forza al progetto salvezza ha bisogno di cambiare marcia. La classifica non regala più margini d’errore.