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Ferrara scrive: “Empoli vs Firenze, vicine nei veleni lontane negli affari”

Redazione VN

Da Birindelli a Di Natale, Da Ficini a Vecino: storia di dispetti (tanti) e milioni (pochi), fino alla rabbia della Fiesole

C'era una volta Birindelli, che giocava nell’Empoli e doveva trasferirsi a Firenze. Venti minuti di macchina e un salto in alto. Tutto fatto. Anzi, no. Birindelli parte, il salto lo fa, ma è quello che serve per andare alla Juventus. Un gioco del destino. Più precisamente: il solito gioco del destino. Perché così funziona tra Fiorentina ed Empoli, da Bini a Corsi, da Cecchi Gori a Della Valle. Trenta chilometri che sembrano mille, perché il calcio a volte è così e a Empoli sono bravi a tirare fuori calciatori di livello e anche a sfuggire alla logica della sudditanza. Soprattutto se geografica. E se Fiorentina-Empoli, in campo, è un derby si fa per dire, sul mercato è una sfida continua, a colpi di affari dichiarati e mai avvenuti, che poi uno si chiede: ma amici mai?

Perché poi adesso i rapporti sono buoni, non come ai tempi di Di Natale, quando l’Empoli offrì l’attaccante alla Fiorentina e l’ex Lucchesi gli rispose: no grazie. Ma l’Empoli aveva fretta di vendere un talento e di capitalizzare. Così arrivò l’Udinese e una stretta di mano. Poi Lucchesi ci ripensò a tornò su Di Natale, ma l’attaccante, offeso per il primo rifiuto, optò per Udine e addio Fiorentina. Da quel giorno, quasi ogni sessione di mercato, appare la notizia dell’interesse della Fiorentina per Di Natale. Ma questa è un’altra storia. In realtà l’ultimo affare degno di nota tra le due società (a parte il prestito di Vecino) è il trasferimento del mitico Ficini nel gennaio del sogno scudetto spezzato. Diciamo che l’arrivo del mediano cambiò poco o nulla (più poco che nulla) e il suo nome è rimasto come simbolo delle occasioni mancate. Poteva essere l’anno giusto, e invece... tipo Tino Costa, per capirci (...).

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