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Ferrara scrive: “Capezzi, rinuncia amara. Un altro calcio al futuro”

Redazione VN

Il centrocampista cresciuto nella cantera viola doveva essere l'erede di Pizarro. Giocherà altrove

Uno dice dice: ok, per il mercato serve pazienza. Avrò pazienza. E comunque anche se non sono straricco almeno il mio lavoro sta dando i suoi frutti. Posso iniziare riprendendo Capezzi. Per esempio. È mio. Un anno a Crotone, la promozione, un bel po’ di esperienza in più. Proviamo. Tanto non è che avevo Modric e Rakitic. Dietro Borja, Badelj e Vecino ho avuto un Suarez versione slow motion, l’imprendibile Tino Costa e il mistico Verdù. Ecco, appunto. Ma io ho Capezzi. Quello dell’annuncio di Pizarro: «Il mio erede ce lo abbiamo in casa». Leonardo Capezzi, già. No, aspetta: il ragazzo non ce l’ho più. È giovane, è cresciuto nel vivaio, ha talento, ha fatto un’esperienza importante a Crotone, quindi... quindi nulla. Addio “nini”, la Fiorentina non ti vuole. Perché? Spiegazioni controverse. E una verità: il ragazzo ci è rimasto male e parecchio. Aspettava una chiamata dalla Fiorentina. Era felice. Invece la Fiorentina ha chiamato il suo procuratore, ci ha parlato mezz’ora e addio.

E anche Fazzi, altro viola a Crotone. La famosa cantera. Capezzi probabilmente resterà lì un altro anno. Stipendio: 400 mila euro. La Fiorentina fa sapere che a Sousa non interessava. Forse il tecnico ha altri giri. Storia malinconica di un’estate di mercato che deve ancora cominciare.  (...)

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