Come si legge sulle colonne di Repubblica a firma Benedetto Ferrara Paulo Sousa e Di Francesco "sono i due allenatori più cool del momento. Per i risultati sorprendenti delle loro squadre, per il loro approccio mediatico, per la sobrietà, per l’eleganza e, soprattutto, per il gioco aggressivo e divertente di Fiorentina e Sassuolo. Di Francesco sembrava destinato a mettersi in viaggio per Firenze. Perchè Pradè lo conosce e lo stima dai tempi della Roma. E perchè, dopo tanta gavetta, una bella occasione sembrava starci bene. [...] Ma la verità è che la Fiorentina non lo ha mai cercato veramente. Magari ci ha pensato, ma Sousa era il primo obiettivo. Un po’ i legami tra procuratori, un po’ un ragionamento tecnico approfondito. Due allenatori in ascesa, sicuramente. Ma il portoghese è stato definito più pronto e, sicuramente, più duttile. E anche più scafato nei rapporti coi giocatori. Questione di esperienza, di carattere. E di astuzia. Sì, perchè il tecnico del Sassuolo è uno zemaniano puro: 4-3-3 e via andare. Le cose si complicano, almeno in teoria, quando aumenta il tasso tecnico della squadra e l’allenatore deve sapersi confrontare con loro e le loro esigenze. Sousa questo lo ha fatto. Appena arrivato ha convocato la vecchia guardia e ha chiesto cosa pensassero del gioco e quali fossero le loro priorità. Ha memorizzato e ha assemblato il tutto con le sue idee, riuscendo così a conquistare lo spogliatoio. Un amore reciproco, insomma".
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B. Ferrara: Fra Paulo Sousa e Di Francesco è il derby del bel gioco
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