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Da Bati ad Amauri: quando il gol (a San Siro) è un gesto d’amore

Da Irina a Cynthia, cambiano i protagonisti ma non lo stadio e il gesto d’amore. Il 25 agosto del 1996 Batistuta festeggiò così il suo secondo gol a San Siro …

Redazione VN

Da Irina a Cynthia, cambiano i protagonisti ma non lo stadio e il gesto d’amore. Il 25 agosto del 1996 Batistuta festeggiò così il suo secondo gol a San Siro contro il Milan nella Supercoppa Italiana, correndo davanti alla telecamera e urlando «Irina te amo». E’ diventata più storica la frase di quel gol, quasi. Sedici anni dopo sempre Milan-Fiorentina, è il 7 aprile 2012 e la Fiorentina in crisi nera riesce a vincere in casa della ex capolista con un gol — il primo — di Amauri in viola.

Stessa grandissima rabbia che esplode e si trasforma in gioia, con la corsa dell’italo-brasiliano verso la telecamera con un «ti amo» dedicato alla moglie Cynthia: il giorno di Pasqua hanno festeggiato i dieci anni di matrimonio, ed è stata lei a dare conforto al marito nel momento più difficile della sua carriera. Batistuta e Amauri dunque sono accomunati dalla stessa esultanza a favore di telecamera, nella speranza che porti fortuna anche nelle prossime partite. Ma i destini incrociati dell’attaccante viola non sono finiti qui: da qualche tempo — dopo aver soggiornato con la famiglia in un hotel nei pressi dei lungarni — Amauri vive in affitto nella villa del Salviatino abitata fino a dicembre da Gilardino.

La Nazione