B. Ferrara scrive: “Corsa, rabbia, gol. Che tipo Veretout, talento ritrovato”

(...) Perché se a Santo Stefano arrivasse una vittoria il tifoso innamorato troverebbe un’altra buona ragione per dare un senso al tutto e rimettere in moto un po’ di adrenalina. Niente è facile, ma la Fiorentina quantomeno deve provarci. Questo sta facendo e questo farà. Poi c’è Jordan Veretout, cioè uno di quelli che ti innamori per forza. Per due ragioni: la dedizione alla causa e un senso del gol che è tanta roba, considerato il ruolo e il primo anno italiano. E così, nel mercoledì di apericoppa, i pochi del Franchi si sono spellati le mani per applaudire il giovane Jordan che lascia il campo. Tutti in piedi per lui, che aveva segnato due rigori, con precisione e senza paura. Da vecchio marpione, insomma, lui che vecchio non è. Jordan Veretout il prossimo marzo compirà venticinque anni. La Fiorentina ha creduto in lui, come si crede giustamente nella redenzione di un giovane talento. D’altra parte lui giocava con Pogba nell’Under 20 che vinse i mondiali. Anche lì fu chiamato a battere un rigore che valeva tutto. Problemi zero: Jordan il freddo non ha paura dei dischetti e dell’emozione (...).

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