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VIOLA VINTAGE – Batistuta-Baiano: che musica contro il Napoli di Boskov

Era il 25 febbraio 1996 e la Fiorentina di Ranieri era seconda in classifica alle spalle del Milan. Al Franchi c'era anche la modella Naomi Campbell

Stefano Niccoli

B2. Una sigla diventata celebre a Firenze. Prima per merito di Baggio e Borgonovo, poi grazie a Gabriel Batistuta e Ciccio Baiano. I due hanno messo lo zampino in tante vittorie della Fiorentina nel corso degli anni novanta. Come contro il Napoli ad esempio, prossimo avversario della squadra di Paulo Sousa. Torniamo alla stagione 1995-96.

In quel campionato viola e azzurri si affrontarono all'Artemio Franchi alla ventitreesima giornata, il 25 febbraio 1996. La Fiorentina, allenata da Claudio Ranieri e seconda in classifica a quota 42 punti, a meno sette dal Milan, era reduce dallo 0-0 di Cremona. Il Napoli, guidato da Boskov e decimo in graduatoria a 29 lunghezze, aveva perso in casa contro la Juventus per 1-0 la settimana precedente.

La Fiorentina scese in campo con: Toldo, Carnasciali, Sottil, Malusci, Amoruso, Serena, Cois, Bigica, Schwarz, Baiano, Batistuta. Il Napoli, vestito di giallo, rispose con: Taglialatela, Baldini, Ayala, Cruz, Tarantino, Buso, Pari, Pordin, Pecchia, Agostini, Imbriani. Arbitro: il signor Livio Bazzoli di Merano. Sotto gli occhi della modella Naomi Campbell, i gigliati diedero spettacolo vincendo per 3-0 grazie alla super doppietta di Batistuta e alla rete di Baiano su assist del Re Leone.

L'argentino firmò l'1-0 al 35' con una splendida punizione a giro diretta all'incrocio dei pali. Nella ripresa Cruz atterrò Baiano in area, ma Bazzoli lasciò correre. I padroni di casa, poi, andarono vicini al raddoppio con la traversa colpita da Amoruso con un'incornata imperiosa. A metà secondo tempo il Napoli reclamò il rigore in due circostanze: prima Agostini cadde sugli sviluppi di una mischia furibonda, poi Di Napoli venne spinto alle spalle da Cois. Al 75' Batistuta sfoderò un pezzo d'artiglieria pesante: lancio di Carnasciali dalla destra, stop di petto in corsa e botta tremenda a piegare le mani di Taglialatela. Il Re Leone si rese protagonista anche dell'assist per il 3-0 di Baiano, bravo a battere il portiere partenopeo da distanza ravvicinata a dieci minuti dal triplice fischio.

Tredici gare senza sconfitta per la Fiorentina e quarta partita con la porta inviolata. Contro il Napoli, Baiano firmò il nono centro in campionato. Batistuta, invece, arrivò a sedici gol, diventando nuovamente capocannoniere della Serie A.

“Batistuta-Baiano, che musica”, “Tutti in piedi per applaudire i loro acuti” e “La Fiorentina rafforza il secondo posto, inutile la prova tutta grinta del Napoli” titolò La Stampa lunedì 26 febbraio 1996. “Di certo non siamo una cinquecento. Se ho deciso di restare qui altri due anni, vuol dire che ho capito che ho tra le mani una squadra che può diventare una Ferrari. Batisuta? So che in attacco ho un giocatore capace di trovare la soluzione giusta in qualsiasi momento, anche quando la squadra non è al massimo”, dichiarò Ranieri nel post partita. “Oggi abbiamo tirato quattro volte in porta e abbiamo segnato tre gol”, disse Baiano. “Nessuna squadra in Europa ha un attaccante come Batistuta”, furono le parole di Boskov.

Alla fine del campionato 1995-96 la Fiorentina si classificò quarta a quota 59 punti. Il miglior marcatore fu Batistuta con diciannove gol alle spalle di Protti del Bari e Signori della Lazio (24 reti entrambi) e di Chiesa della Sampdoria (22). In primavera arrivò anche il trionfo in Coppa Italia contro l'Atalanta.

Qui sotto il servizio Mediaset a cura del compianto Alberto D'Aguanno: "Naomi Campbell non si è mai sentita così ignorata perché oggi, all’Artemio Franchi, i tifosi viola avevo occhi solo per lui: Gabriel Batistuta".

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