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Tanto tuonò che piovve. E adesso Pioli ha i suoi nuovi rinforzi

Se dell'arrivo di Eysseric si sapeva già da tempo (troppo), l'ufficialità di Benassi ha spiazzato tutti: bene così. La società ha dato un segnale, ma adesso sarà importante non rilassarsi

Simone Torricini

Il primo, Eysseric, sembrava destinato a non arrivare mai, tanto aveva assunto i connotati della chimera. Il secondo, Benassi, è stato talmente sorprendente che anche parlare di fulmine a ciel sereno non sarebbe abbastanza per rendere l'idea. Sono arrivati insieme i colpi che Pioli bramava da ormai oltre due settimane, con colpevole ritardo (certo non loro) ma portavoce di segnali positivi che a questo punto del mercato sono decisamente significativi. Quindici giorni dopo Veretout, il Mister ha finalmente i suoi primi rinforzi: meglio tardi che mai.

La storia di Eysseric è ben nota: l'arrivo a Firenze del giocatore e le conseguenti visite mediche prima della firma aspettavano soltanto il termine del primo turno preliminare di Champions League, che il Nizza ha passato contro l'Ajax. Dopodiché è stato sufficiente il tempo per fare le valigie, e oggi Pioli ha la sua mezzapunta-tuttofare per rimpolpare una batteria di trequartisti sin qui piuttosto scarna. Abbiamo imparato a conoscerne le caratteristiche essenziali, attraverso schede di approfondimento e video delle sue migliori giocate: da domani (e soprattutto dall'inizio del campionato) sarà interessante e molto più appagante vederlo all'opera dal vivo.

Di Benassi invece nessuno sapeva niente, e chi sapeva qualcosa lo ha detto a giochi fatti. Capitano del Torino (eletto dallo stesso Mihajlovic che ha dato il via libera alla cessione), Capitano della Nazionale Under-21, giocatore di personalità e dal buon livello qualitativo da affinare nell'ottica della continuità. Partiti Borja Valero e Vecino, con il solo Veretout alla voce acquisti in mezzo al campo, serviva un giocatore in grado di rimpiazzare quantomeno in prospettiva l'apporto dei ceduti. Alcune voci trapelate dall'interno della società suggeriscono un suo impiego come esterno, per valorizzarne le doti di incursore, ma la sensazione è che se Pioli non vorrà osare con un cambio di modulo (verso un 4-3-3) la casella di Benassi sarà quella di mediano al fianco di uno tra Badelj e Veretout.

Quel che conta, a prescindere dalla futura collocazione tattica, è che una mossa è stata fatta. Una mossa decisa, improvvisa, di quelle che piacciono a Corvino e a cui ci ha abituato: un investimento serio, un acquisto a titolo definitivo e un contratto quinquennale a dimostrazione di come la società sul ragazzo punti davvero. Quello di oggi è un segnale in netta controtendenza rispetto all'immobilità (forse solo apparente, dovremmo chiederci a questo punto?) dimostrata nelle ultime settimane; un segnale indubbiamente apprezzabile. Adesso però sarà importante non adagiarsi sugli allori, e completare la squadra con criterio e razionalità. Mancano un esterno (potrebbe essere Laxalt), un terzino sinistro che possa far tirare il fiato a Maxi Olivera (o perché no, prendergli il posto), un attaccante se parte Kalinic. Il resto sarà un qualcosa in più che dipenderà da eventuali ulteriori operazioni in uscita. Oggi, però, parliamo soltanto di chi è entrato.

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