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Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images
Il direttore del Corriere Fiorentino Roberto De Ponti ha toccato a Radio Bruno diversi temi, tra cui quello relativo alla Superlega in salsa viola: "Il silenzio stampa ha aiutato a non prendere posizione, ma c'è un episodio che stride: 72 ore prima di questa uscita temeraria, la Fiorentina si era schierata insieme a sei club per chiedere le dimissioni di Dal Pino. Ma non è stata una mossa meditata, visto che tra questi club c'erano i tre "scissionisti" che volevano creare un vuoto di potere dove inserirsi per la Superlega. Una mossa fatta con ingenuità, ma infelice".
Sul campo: "La vittoria sul Verona è un passo decisivo per la salvezza, i punti di vantaggio sono tanti e le giornate sempre meno. Ma non va commesso l'errore post Benevento di considerare la stagione in discesa. Per quanto riguarda la programmazione, è chiaro che deve essere già partita e non ci si deve ritrovare con un allenatore non adatto e giocatori mal assemblati. Ora serve un allenatore con un concetto di gioco ben definito: Sassuolo e Atalanta hanno impiegato anni per arrivare a ciò che sono, a Commisso va concesso tempo per delineare prospettive e obiettivi. Ma la società deve chiarire a sé stessa quali sono gli obiettivi reali, e da lì ripartire per sviluppare il progetto. L'acquisto di Callejon è il contrario di questo: è tempo e soldi buttati, serve un progetto chiaro, qualunque esso sia".
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