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Stadio Franchi, la Fiorentina riflette su interventi di restyling. La situazione

Prima di mettere le mani sul Franchi, che come è noto gode dello status di bene culturale, il club viola dovrà passare dal placet della Soprintendenza

Simone Torricini

"Con l'incontro odierno tra Rocco Commisso e il Sindaco Nardella a Palazzo Vecchio è tornato d'attualità il tema legato allo stadio, con un'attenzione particolare dedicata all'ipotesi di un nuovo intervento sul Franchi. «Ci sono varie opzioni, dobbiamo ragionare e capire quanto tempo ci vuole per intervenire», ha detto il Presidente. «Dobbiamo capire cosa ci farebbe fare la soprintendenza». Come è noto infatti lo stadio comunale è un bene culturale e al pari di tutti gli altri ogni intervento deve passare al vaglio della Soprintendenza di Firenze.

"Ciò non significa che in quanto monumento lo stadio sia intangibile, tutt'altro; la Soprintendenza stessa si è mostrata aperta a ricevere e analizzare progetti di sana riqualificazione funzionale. Nessun rifiuto e nessuna preclusione a priori, insomma. Semplicemente la Fiorentina dovrà presentare una proposta che sia in linea con i requisiti dell'ufficio: un progetto di qualità, che osservi il rispetto del monumento e la capacità di coniugare esigenze di funzione con la conservazione dei valori culturali. D'altronde a partire dalla sua edificazione (1930-1932) sono già state apportate numerose modifiche, alcune molto recenti.

"Già durante lo scorso anno il club viola aveva avviato un dialogo con la Soprintendenza, e i tecnici delle due parti si sono confrontati fino ad inverno inoltrato nell'ottica di migliorare la funzionalità della struttura. Dopodiché i contatti sono stati interrotti per riprendere negli scorsi mesi, a seguito del cambio di proprietà. Con una differenza sostanziale: sebbene non sia ancora stata presentata alcuna proposta, la portata della complessità progettuale su cui le parti sono al lavoro oggi è maggiore. Tradotto: nel rispetto delle normative, l'intervento a cui la Fiorentina sta pensando è più impegnativo rispetto a quello che aveva in mente la precedente proprietà. Anche per questo motivo Commisso continua a chiedere tempo e pazienza. I tecnici sono al lavoro su più opzioni e la sensazione è che presto il club potrà bussare ufficialmente alla porta della Soprintendenza.

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