A Radio Bruno arrivano le parole del giornalista Mario Sconcerti: "Il modulo contro il Palermo? E' stato uno schema con 3 difensori, un centrocampista puro come Vecino, più 6 uomini offensivi. E' una cosa che nel calcio moderno non si era mai vista. I primi a farlo furono gli scozzesi 150 anni fa, quando si giocava praticamente senza moduli e inventarono il "passing game", con 6 uomini d'attacco. Babacar? Secondo me si fanno un po' troppe pressioni su di lui. Ormai non è più un ragazzo. E' un giocatore che sente molto il gol, è uno potente che può dare una scossa alla partita. E' un giocatore che serve, che difficilmente sarà titolare in una grande, ma che può essere una riserva molto utile. Non è il centravanti però che ci risolve la situazione per i prossimi 5-6 anni. Kalinic? E' forte e tecnico, ma rimane una prima punta".
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Sconcerti: “Babacar è utile. Europa League? Meglio un avversario soft”
Le parole del giornalista Mario Sconcerti: "La squadra titolare della Fiorentina ormai è definita"
"Tello? Ha una caratteristica, prende in velocità qualunque tipo di giocatore. Ma lo fa talmente poche volte che francamente non è desiderabile che giochi. Il pericolo nell'equilibrio del gioco con Tello in campo è che non segue il suo uomo. Spesso con gli altri in possesso palla siamo in inferiorità numerica. Questa caratteristica va cambiata, non può essere la sua. La Fiorentina è una squadra chiara con Vecino-Badelj e Borja Valero più avanti e Bernardeschi e Ilicic sulle fasce. Il sorteggio? Vorrei una squadra facile adesso. Finché c'è il modo di avere un avversario semplice è sempre meglio. Le riserve giocano poco? Ormai che la squadra titolare sia nata direi che sia evidente. Ed è rinata senza aggiunte del calciomercato. La rosa si è allargata, ma ha dato giocatori che sono buone riserve. Ci sono pause veramente troppo lunghe tra l'intensità di alcuni utilizzi, come il caso di Sanchez che prima giocava sempre e adesso praticamente non si vede mai. Sousa presuntuoso? Quelli bravi hanno il diritto di esserlo. Bisogna essere intelligentemente presuntuosi, è anche un modo di difendersi credere molto nelle proprie qualità".
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