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Salica ricorda Mondonico: “Pane e salame, le carte e quel litigio col sindaco Domenici…”

Salica: "Prendemmo l'ultimo treno utile, lo spareggio con il Perugia fu un suo capolavoro. Il ritorno in Serie A fu come l'uscita da un incubo. Fu un effetto straordinario vedere i giocatori e Diego Della Valle in piscina"

Redazione VN

Il vice presidente della Fiorentina, Gino Salica, ha concesso un'intervista a Violachannel.tv nel corso della quale ha ricordato Emiliano Mondonico, scomparso ieri a 71 anni:

Speravamo che vincesse anche questa battaglia, in queste ore ricordiamo i momenti più belli vissuti insieme. Quello più importante è stata la promozione in Serie A con la Fiorentina. Arrivò qui in un momento difficile, dovevamo per forza tornare in A. Prendemmo l'ultimo treno utile, lo spareggio con il Perugia fu un suo capolavoro. Il ritorno in Serie A fu come l'uscita da un incubo. Fu un effetto straordinario vedere i giocatori e Diego Della Valle in piscina.

Dopo la partita col Perugia, ero chiuso in una stanza con Mondonico e Galli e sentimmo bussare alla porta i giocatori. Giovanni aveva appena comprato un paio di scarpe Tod's e mi chiese di non aprire la porta subito: si tolse le scarpe, aprimmo la porta e i giocatori poi lo buttarono in acqua. Mondonico vide le scarpe in terra, le raccolse e si presentò a bordo piscina dicendo: 'Giovanni, ti sei dimenticato queste', buttandole in acqua e distruggendole.

Racconto un altro aneddoto. Dopo la partita, Mondonico passò dalla sala stampa e chiese ai giornalisti chi stessero aspettando. Il sindaco fu la risposta, al che Emiliano disse: 'I politici vengono solo nelle occasioni vincenti'. Domenici si offese pesantemente. Fu deciso che l'incontro di pace si sarebbe dovuto svolgere nella lavanderia della società, Mondonico organizzò il pranzo a base di pane e salame, un evento che poi riproponevamo ogni due-tre settimane. Eravamo entrambi appassionati di scopone scientifico. Cercavamo un'altra coppia e così obbligammo Ripa e Di Livio a giocare con noi. Li battemmo con un doppio 16-0.

Lo vedemmo in occasione dei 90 anni della Fiorentina, era in forma. Questo crollo improvviso è stata una sorpresa in negativo, ma l’idea che abbia potuto godersi il Franchi inneggiare a lui credo sia stato il regalo più bello che potevamo fargli.

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