Quando Chiesa è franato in area lasciandosi Toloi alle spalle, e Valeri ha indicato il dischetto, la sensazione condivisa dai più al Franchi è stata riassunta con una parola: compensazione. Un modo elegante per non gridare alla vendetta, ché sarebbe apparsa senz'altro reazione inappropriata, e anche un approccio moderato per dire che sì, in effetti il rigore concesso alla Fiorentina è stato generoso, ma anche che no, nessuno ha provato davvero imbarazzo per questo. In fondo il braccio di Hugo e il calcione di Asamoah erano immagini ancora ben nitide, abbastanza per rendere legittimo il fischio agli occhi dei presenti.
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Rigore sì o rigore no? Ma la compensazione che conta per la Fiorentina è un’altra
La Fiorentina ha trovato in casa senza brillare quello che non era riuscita a raccogliere fuori con una grande prestazione. E questo è il vero effetto-compensazione di cui tenere conto
Volendo accantonare per un attimo le polemiche arbitrali, però, c'è un altro effetto-compensazione che merita di essere considerato se si prendono in analisi le gare contro Inter e Atalanta. La Fiorentina di San Siro è stata una squadra propositiva, coesa, sfrontata, gradevole. Ha messo in difficoltà l'Inter in più occasioni ed è tornata a casa con zero punti meritandone, per quanto mostrato sul campo, non meno di uno. La prestazione è stata complessivamente molto positiva, le disattenzioni rare, gli aspetti su cui recriminare numerosi. E tutto questo ben al di là del rigore del polpastrello.
Contro l'Atalanta, estremizzando, è valso un po' il gioco degli opposti: la Fiorentina è diventata l'Inter e l'Atalanta è diventata la Fiorentina. Per il penalty, ma non solo. Al Franchi la squadra di Gasperini ha giocato più e meglio dei viola, timidi e sfilacciati rispetto alla partita di Milano, e ha pagato "soltanto" l'imprecisione dei suoi uomini offensivi, Gomez su tutti. Un po' come la Fiorentina, che contro l'Inter aveva tirato 16 volte (una conclusione in meno rispetto alle 17 dei bergamaschi verso Lafont) trovando la porta grazie alla fortuita deviazione di Skriniar. C'è stata in effetti una compensazione: quello che i viola non hanno raccolto con l'Inter, dopo una grande prestazione, lo hanno recuperato a denti stretti nel giardino di casa.
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