Fino a 10 giorni fa la Fiorentina era ancora a secco di pareggi, sembrava una squadra senza mezze misure. Poi ha collezionato tre segni X consecutivi tra campionato ed Europa League. Meglio pareggiare che perdere, ovviamente, ma i due punti ottenuti con Empoli e Sassuolo significano frenata. Un rallentamento "forzato", figlio di due componenti: gli errori arbitrali e la coperta corta. Quando gioca Kalinic, giusto per fare un nome a caso, è un conto, quando giocano altri è un conto diverso. E lo stesso vale per gli altri reparti. Se n'è accorto Sousa che, dopo il maxi turnover con l'Empoli, ha limitato le rotazioni a Reggio Emilia. Risultato: squadra stanca e calo fisiologico dopo i primi, ottimi, 30'.
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Rallentamento “forzato”, ma niente è perduto. Da qui a Natale servono 7 punti
I due pareggi consecutivi in campionato sono figli degli errori arbitrali e della rosa corta. Ma la situazione resta positiva
Ha perso qualche colpo, insomma, la Fiorentina eppure è ancora lì. Terzo posto in solitaria a -2 dalla vetta, c'è di peggio nella vita. E' chiaro però che se il sogno scudetto vuol continuare, serve tornare a fare punti specialmente nelle gare teoricamente più abbordabili. E il calendario ne propone due da qui a Natale, contro Udinese e Chievo al Franchi (calendario). In mezzo lo scoglio, bello tosto, dello Juventus Stadium, dove fare risultato avrebbe valenza doppia, vista la risalita dei bianconeri e la necessità di tenerli a distanza di sicurezza. Sintetizzando, ci vorrebbero 7 punti nelle prossime tre uscite di campionato, per arrivare alla sosta ancora in "zona sogno", quella che finora i viola hanno dimostrato di meritare. Per poi poterlo alimentare, questo sogno, grazie anche al mercato.
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