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Le parole di Beppe Iachini sul dualismo Pulgar-Badelj apre delle riflessioni sia per quanto riguarda il campo che il mercato. Uno dei due è inesorabilmente destinato a sedersi in panchina, e tutti gli indizi portano al croato. Badelj infatti sembra infatti arrugginito dall'anno di panchine alla Lazio, dove raramente ha trovato la continuità. Quasi sempre entrato a partita in corso, il regista viola si porta dietro le scorie romane ed è tornato ai vecchi fasti praticamente solo nella trasferta vittoriosa in casa del Milan. Un match che dava fiducia e speranze, progressivamente riposte nel cassetto.
Per quanto riguarda Pulgar l'avvio folgorante si è tramutato pian piano in fatica e scetticismo. Fatica perché il cileno è stato uno degli intoccabili di Vincenzo Montella, sempre in campo tranne che nella trasferta di Verona (dove era squalificato). Scetticismo perché i tifosi si sono chiesti se l'ex Bologna fosse una mezz'ala o un regista. A sgombrare qualsiasi dubbio ci ha pensato l'uomo col cappellino, ammettendo che i due centrocampisti possono occupare la stessa zona del campo.
Quale futuro dunque per la mediana viola? Con Pulgar e Badelj che andranno ad occupare la stessa porzione di campo, insieme all'intoccabile Castrovilli può esserci definitivamente la promozione di Benassi a titolare, e anche Zurkowski può scalare posizioni e recuperare il tempo passato finora in panchina. Tutto però si lega a doppio filo al mercato: la coperta in mezzo resta un po' corta, e l'arrivo di una mezz'ala adesso sembra inevitabile: cifotofonare Pradè e Barone.
https://www.violanews.com/news-viola/iachini-sul-dualismo-badelj-pulgar/
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