La delusione per la sconfitta con l'Atalanta è ancora forte, ma per la Fiorentina è già tempo di guardare al match di domani. Al Franchi arriverà il Sassuolo quinto in classifica e la speranza è che il mini-ritiro imposto dalla società viola possa dare almeno una scossa. Ecco le parole di mister Cesare Prandelli in conferenza stampa:
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Prandelli: “Ho avuto delle risposte, domani vedremo una Fiorentina diversa. Tutti recuperati tranne uno”
Le parole del tecnico viola alla vigilia di Fiorentina-Sassuolo: "Non dobbiamo vergognarci di difendere, il primo obiettivo è non subire"
"Non ci dobbiamo vergognare di lottare più di quanto si potesse pensare e difenderci. Vorrei vedere una squadra che si rende conto che siamo in una situazione molto delicata, il primo obiettivo è non subire e poi provare a costruire qualcosa davanti. I giocatori hanno reagito agli stimoli e mi hanno dato in questi giorni delle risposte positive e domani vedremo una Fiorentina diversa dalle ultime.
Il ritiro? L'ha proposto la società, io ho condiviso e anche i giocatori, nessuno ha obiettato. Hanno tutti accettato convinti che qualche discussione e qualche ora spesa in più ci aiuterà da domani a cambiare registro.
Ribery e Callejon esclusi con l'Atalanta? In questo momento abbiamo bisogno di tutti, non è un problema di nomi. Servono giocatori che stanno bene di testa e di gambe. Giocando ogni 3 giorni non possiamo giocare con la stessa formazione, serve una fisicità pari alla squadra avversaria. Domani è una partita completamente diversa, affrontiamo una delle migliori squadre del campionato, con idee di gioco precise. Dobbiamo tirare fuori tutte le energie possibili e pensare di essere squadra in tutti i frangenti per contrastare il loro palleggio.
Gli acciaccati? Abbiamo recuperato tutti tranne Duncan.
I gol subiti su palle inattive? Dobbiamo modificare qualcosa e ci abbiamo lavorato, il nostro atteggiamento sarà diverso. Non c'è tempo per soffermarci su cosa non è andato contro l'Atalanta, non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato.
Se mi aspettavo questa situazione? Da fuori si ha una percezione completamente diversa, quando vai in campo ad allenare capisci le difficoltà. Le difficoltà ci sono, ma adesso devono uscire gli uomini. Mi auguro che tutti siano capaci e responsabili di capire la situazione, la disponibilità c'è ma dobbiamo trovare ancora più convinzione. In questo momento non dobbiamo pensare alle aspettative che c'erano e calarci immediatamente in questa realtà perchè nella storia di questo club ci sono state anche retrocessioni con grandi campioni. Se ci rendiamo conto che siamo in una situazione particolare ne possiamo uscire insieme, se ci mettiamo a dare le colpe e cercare i responsabili rischiamo di complicare le cose.
La paura? Se è sana va bene. Secondo me domani la squadra avrà una reazione forte per superare queste difficoltà. Troviamo una squadra tecnicamente molto forte e non possiamo iniziare la partita con reazioni di pancia, dobbiamo ragionare di squadra e muoverci tutti insieme per la riconquista della palla. Domani chiedo alla Fiorentina di essere ordinata, di tenere la linea difensiva e di attacco compatte, difendere tutti e attaccare con tanti giocatori. Vorrei vedere la squadra che ha un solo pensiero, nessuno può risolvere la partita da solo, se non a ridosso dell'area di rigore avversaria.
I leader? Ci sono, ma in questo momento c'è bisogno che tutta la squadra sia consapevole del momento. In questi giorni i giocatori si sono esposti, hanno stimolato il gruppo e le risposte ci sono state, da uomini. Quindi domani voglio vedere questo in campo.
Quando pensi di proporre un calcio più ragionato, serve tempo. Nelle difficoltà si torna a fare un calcio individuale, bisogna capire se il messaggio che hai mandato è chiaro. Dobbiamo essere squadra, capacità di interpretare la partita tutti insieme, senza vedere reparti lunghi e giocatori fuori tempo. La squadra deve essere in campo con una sola idea. Il modulo? I sistemi di gioco hanno poco valore, come numeri. Contano i principi di gioco e i concetti. Non basta mettere un giocatore sulla fonte di gioco.
Problema tattico o mentale? Vanno di pari passo. In questo momento dobbiamo cancellare tutte le aspettative che c'erano e calarci velocemente nella nostra realtà".
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