Il dott. Luca Pengue, medico sociale della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio 1: "Chi è passato attraverso questa "avventura" (il contagio da coronavirus, ndr) porta i segni, cicatrici che potranno andare via solo con il tempo. E' stato un incubo. Combattiamo contro un nemico che non possiamo vedere, per questo dobbiamo adottare tutte le misure precauzionali possibili".
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Pengue: “Alcuni calciatori viola contagiati si sono già negativizzati”. Sul protocollo…
Il punto del responsabile sanitario viola: "Aver contratto il coronavirus è stato un incubo, ti porti dietro le cicatrici per tanto tempo"
Sullo stato di salute dei sei contagiati viola: "Stiamo seguendo alla lettera le indicazioni che ci sono state fornite. I sei contagiati sono asintomatici e in ottime condizioni, per loro è stata una sorpresa riscontrare la positività. Stiamo continuando a monitorarli, alcuni si sono già negativizzati".
Se ci sono le condizioni per tornare a giocare: "Il protocollo va sicuramente attuato alla lettera perché è fatto per tutelare la salute non solo dei calciatori ma di tutte le persone che orbitano attorno a questa attività. Seguiamo delle norme sicuramente restrittive ma gestibili, dovremo cambiare la nostra quotidianità".
Sul rischio per i calciatori: "I calciatori sono esseri umani come noi. Prendete me: sono ancora giovane ma nonostante questo mi sono ritrovato in un letto di ospedale. Non bisogna banalizzare la situazione".
Sulla responsabilità dei medici sociali previste nel protocollo per la ripartenza del calcio: "Ci tengo a sottolineare che la responsabilità di un medico esiste dal momento in cui decidiamo di intraprendere questa professione, nessuno di noi si tira indietro davanti alla tutela delle persone che dobbiamo assistere".
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