Per le elezioni per il Campidoglio e si parla, o meglio si chiacchiera, di nuovo di stadio della Roma. Ne ha parlato soprattutto la sindaca Virginia Raggi: vistasi sbarrata da mille conclamati ostacoli a Tor di Valle, idrogeologici, urbanistici, logistici, trasportistici, ha ripescato il peraltro cadente Stadio Flaminio. Ai tifosi seri della As Roma, agli stessi investitori americani Friedkin, alla città va detto che lo stadio Flaminio di Pier Luigi Nervi non è restaurabile, può essere soltanto ricostruito. Va detto che il sito del maxi-parcheggio di via De Coubertin venne scelto per il nuovo splendido Auditorium cresciuto poi a Parco della Musica proprio nella prospettiva che quell’attività di massa non “ si scontrava” con uno Stadio funzionante a poche centinaia di metri di distanza. Convivenza impossibile. In quella occasione il progettista Renzo Piano disse testualmente: « Il copriferro si è tutto arrugginito e non può venire riparato soltanto qua e là. Diventerà una grande rovina cadente, magari a parco». Lo stesso Nervi aveva affermato che le sue opere in cemento armato potevano durare 50 anni. La famiglia Nervi difende ovviamente il vincolo posto dalle Soprintendenze sul Flaminio e però la sua sorte, come manufatto originario intendo, appare segnata da anni. Lo riporta Repubblica Roma.
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Opere di Nervi, lo stadio Flaminio non è restaurabile. E l’architetto aveva previsto 50 anni di vita
Il punto sullo Stadio Flaminio, realizzato dallo stesso architetto che ha progettato il Franchi di Firenze
Ricordiamo che anche la Fiorentina vorrebbe intervenire sull'impianto progettato da Nervi e che presto i tecnici del club viola porteranno al MiBACT un piano di rifacimento della struttura.
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