Eleganti e decisivi. I due aggettivi calzano a pennello per Gonzalo Rodriguez e Miranda. L’argentino e il brasiliano, accomunati dall’anno di nascita (1984) e dal ruolo, sono i leader delle retroguardie di Fiorentina e Inter. Lo scontro diretto di domenica sera racchiuderà anche la sfida fra due dei migliori difensori della Serie A. Difficile, quasi impossibile, rinunciare a loro.
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Gonzalo e Miranda, i muri difensivi di Fiorentina e Inter
Gonzalo e Miranda sono i leader difensivi di Fiorentina e Inter. Quando i due mancano, viola e nerazzurri sentono la loro assenza
Partiamo da Gonzalo Rodriguez. La sua assenza contro il Milan ha pesato eccome. Certo, contro i rossoneri la Fiorentina non ha perso solo per la mancanza dell’ex Villareal, ma con lui la “musica” sarebbe stata diversa. Quando il numero due è in campo, il reparto arretrato ne giova, soprattutto in termini di sicurezza. L’argentino non sarà perfetto nell’uno contro uno e nei duelli fisici, ma ce ne sono pochi bravi come lui a guidare i compagni, ad anticipare di testa e di piede l’avversario e a far ripartire l’azione con precisione. Merito di una tecnica invidiabile, sopra la media per un difensore. Insomma: quando Gonzalo non c’è, alla Fiorentina manca una guida. Decisivo, il classe 1984, lo è non solo dietro, ma anche davanti. Le reti segnate in campionato, per ora, sono tre. I suoi gol di testa sono diventati una piacevole consuetudine, come quello contro il Torino, utile per mettere in ghiacciaia il risultato. Senza dimenticare le marcature in acrobazia, come il tacco col Frosinone. Una chicca da rivedere e gustare, benché siano passati parecchi mesi da quel gesto.
Anche l’Inter, così come la Fiorentina, soffre senza il suo leader difensivo: Joao Miranda. Lo si è visto domenica contro il Verona, con la squadra di Mancini capace di subire ben tre gol di testa. Quando il brasiliano è assente, i compagni sbandano. E’ a Milano da nemmeno una stagione, ma i dirigenti nerazzurri hanno capito che l’ex Atletico Madrid, educato alla battaglia da Diego Simeone, può diventare addirittura il nuovo Walter Samuel, non uno qualunque dalle parti della Pinetina. Da quando “The wall” ha lasciato l’Inter, il club guidato ora da Thohir non ha mai trovato il degno sostituto dell’attuale giocatore del Basilea. Juan Jesus e Ranocchia non hanno saputo raccogliere la pesante eredità dell’argentino. Miranda, però, sembra essere sulla buona strada. Se la compagine di Mancini è riuscita a vincere tante volte per 1-0, il merito è anche del classe 1984. E che Joao ci sapesse fare, lo si era già visto ai tempi dell’Atletico Madrid. Per due stagioni consecutive, infatti, la retroguardia dei Colchoneros è stata la migliore della Liga. A differenza di Gonzalo Rodriguez, Miranda non ha ancora timbrato il cartellino in campionato. La speranza è che non si sblocchi domenica sera. Gli scongiuri sono d’obbligo.
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