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Dabo: “In Francia la Viola è considerata una big, ho scelto in un’ora. Mi ispiro a Pogba”

Insieme a Falcinelli le prime parole da giocatore della Fiorentina di Bryan Dabo

Pier F. Montalbano

Dalla sala stampa dello stadio Franchi ecco le prime parole di Bryan Dabo da calciatore della Fiorentina: "Sono molto felice di aver firmato per la Fiorentina. Un giocatore della Serie A che ammiro? E' Paul Pogba che adesso non gioca più qua, serve intelligenza tattica in questo campionato e lui ne ha molta. Per quanto mi riguarda ho sempre giocato centrocampista o mediano, posso giocare sia in un modulo a tre che più avanti come numero 8. Mi so adattare a più ruoli: ho parlato con il mister e mi aiuterà ad adattarmi. Sono un giocatore box to box. Io subito titolare? Quando sono arrivato qui ho pensato alla squadra e non a me stesso. Arrivo in un momento difficile come il mercato e per me non importa giocare subito titolare ma il livello delle prestazioni. Cosa mi ha detto Veretout della Fiorentina? Prima di tutto per potersi inserire è importante parlare la lingua, ma se gli italiani parlano piano riesco a capire qualcosa e spero di non avere problemi. Ho parlato con Veretout, con cui giocavo insieme al Saint-Etienne ed Eysseric di cui sono concittadino. Mi hanno parlato bene di questa città e dato dei consigli, e poi ho parlato con il direttore sportivo e con il mister. Perché ho scelto la Fiorentina? E' stato semplice, giocavo titolare in Francia e non avevo aspettative per questo mercato, ma ci ho messo poco ad accettare la squadra viola, parlando con Jordan e Valentin, perché in Francia la Fiorentina è considerata al pari delle big. Differenze tra Serie A e Ligue 1? Qua c'è molta tattica, da noi invece regna l'atletismo e ce n'è molta meno. Il mio obiettivo personale? Giocare un buon numero di partite di qualità con continuità: non importa essere sesti, settimi o decimi alla fine del campionato ma quello di vincere più partite possibile e far divertire il pubblico di Firenze. Il numero di maglia? Ho scelto il 14 che è il numero che già avevo a Montpellier, è un numero che mi piace fin da piccolo perché il mio idolo era Thierry Henry. Al Saint-Etienne non era libera, alla Fiorentina sì e sono felice di poterla indossare".

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